Bollettino Colture Erbacee n. 139 del 06 maggio 2013



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NOTTUE: ALLERTA! nella corrente a stagione vi è un rischio apprezzabile di danni da nottue per la concomitanza di diversi fattori: ripetuti venti forti e prolungati da sud che hanno interessato l’intero territorio veneto come evidenziato dalle ripetute e significative catture (15 marzo prime catture, fine marzo – inizio aprile primi due picchi, 15 e 23 aprile ulteriori picchi) della rete di trappole a feromoni, la presenza abbondante e prolungata di vegetazione sui terreni a lungo non lavorati per le condizioni climatiche, semine ritardate con alta probabilità di presenza di larve in grado di arrecare danno alle piante con queste ultime ai primi stadi, i più suscettibili.

In base alle previsioni sulle somme termiche (si veda Relazione difesa dalle nottue) il primo significativo raggiungimento del quarto stadio larvale delle nottue (“bisso moro”) relativamente ai voli migratori registrati tra metà marzo  e inizio aprile si verificherà tra il 7 e il 9 maggio.
Si consiglia di procedere in questi giorni all’osservazione delle colture più suscettibili (mais fino alle 6-8 foglie, bietole fino alle 6-8 foglie, orticole di recente trapianto,…) dando priorità agli appezzamenti maggiormente coperti da residui e/o vegetazione nella seconda metà di marzo – inizio aprile). 
Nel caso si superasse la soglia (per il mais, indicativamente il 5% delle piante attaccate) si dovrà intervenire tempestivamente con trattamenti insetticidi in post-emergenza. I prodotti registrati per il mais si possono considerare efficaci purchè i trattamenti siano tempestivi, effettuati preferibilmente in serata con alti volumi d’acqua.
Su mais e su altre colture il danno da nottua è facilmente individuabile per il “taglio” della pianta al di sopra del terreno o l’erosione al colletto che porta all’appassimento di tutta o buona parte della pianta

 

FRUMENTO: In funzione al periodo di semina e alla varietà impiegata, lo stadio fenologico varia da botticella a inizio spigatura/spigatura.  Fisiologicamente a distanza di una settimana dalla spigatura, si ha la fioritura che dura generalmente 10 giorni ed è solo in questa fase fino alla maturazione lattea che  le spighe  sono  recettive alle infezioni da  Fusarium, i cui sintomi saranno visibili con la presenza di spighe bianche. Le infezioni sono vincolate a precipitazioni piovose durante la fioritura  e diventa pertanto fondamentale verificare  l’attuale stadio fenologico della varietà coltivata e in caso di precipitazioni a fine settimana, prima della prossima, subito prima dell’inizio della fioritura intervenire (terreno permettendo) con inibitori della sintesi dell’ergosterolo, che hanno anche azione collaterale verso la ruggine ed anche l’oidio.
Attualmente la presenza di Lema è saltuaria mentre le colonie di afidi sono in leggero aumento.
Nel caso di attacchi di Lema significativi si consiglia di associare anche un analogo delle strobilurine, per combattere la possibile presenza di infezioni da Microdochium spp, favorite dalle lesioni prodotte dallinsetto.

 

Per richieste di chiarimento e ricevere i messaggi di allerta sul cellulare chiama il numero 0498293847 o scrivi a bollettino.erbacee@venetoagricoltura.org. Ulteriori informazioni sul sitodi Veneto Agricoltura alla pagina dedicata al “Bollettino colture erbacee”.

 

 

 


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