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MAIS
Piralide: le temperature elevate e in aumento ulteriore accelerano lo sviluppo delle popolazioni. A inizio settimana sono state individuate le prime ovature (tra 0 e 1 ovatura per 100 piante) e le prime larve di seconda generazione in diversi punti del territorio regionale. È ormai stato raggiunto il periodo in cui vi è la massima efficacia dei trattamenti (mais altamente suscettibile – spighe “giovani” – in concomitanza con la fase iniziale della presenza significativa delle ovature e delle larve con potenzialità di sfruttare al massimo la persistenza dell’insetticida) per tutto il territorio regionale. Va comunque evitato il trattamento in fioritura. Al momento nei diversi siti di monitoraggio il livello delle popolazioni di seconda generazione è medio-basso e tale da giustificare trattamenti, allo stato, solo per il mais ad uso alimentare ; stime dei livelli di popolazioni saranno effettuate in continuo e riportate con il bollettino. E’ comunque possibile valutare direttamente nella propria azienda il livello di popolazione, se non osservando la presenza di ovature, principalmente nella parte inferiore delle foglie, più facilmente osservando “random” gli stimmi e verificando la percentuale di spighe con presenza di rosure e piccole larve di piralide.
Diabrotica: in base al modello di Davis e Nowatzki sono presenti in campo la totalità dei maschi di diabrotica mentre le femmine sono sfarfallate per l’80% circa. Ci sono pertanto le condizioni per un eventuale trattamento insetticida in grado di ridurre la popolazione di femmine e quindi l’ovideposizione, evitando rischi apprezzabili di danno nella primavera successiva nel caso si intenda riseminare mais in appezzamenti in monosuccessione già con elevate popolazioni . Scegliendo un prodotto con attività anche su diabrotica è possibile in questi giorni ottenere un buon effetto di controllo sia su diabrotica sia su piralide ove conveniente in base ai criteri precedentemente indicati.Si ribadisce che in caso di popolazioni elevate l’avvicendamento (rompere la monosuccessione con altra coltura) in tali appezzamenti è la soluzione più efficace che evita la necessità sia di trattamenti contro gli adulti nell’anno sia trattamenti alla semina nell’anno successivo.
No trattamenti
Si ricorda che in ogni caso i trattamenti insetticidi non vanno effettuati in periodo di fioritura.
FAGIOLO
Nonostante le temperature basse del periodo iniziale di coltivazione, nella maggioranza dei casi le piante di fagiolo hanno raggiunto uno sviluppo tipico del periodo. Iniziano a comparire i primi fiori nelle piante seminate circa due mesi fa mentre quelle seminate più tardi non hanno ancora raggiunto questo stadio fenologico.Si raccomanda di controllare ancora la presenza di piante virosate ( foglie accartocciate, macchie di colore a diversa intensità di verde, sviluppo stentato della pianta) che vanno estirpate e allontanate dal campo. Anche una sola pianta sana per tutore garantisce una produzione soddisfacente.Sono state rilevate anche in questo periodo colonie di afide nero che, se presenti, vanno controllate tempestivamente con trattamenti specifici e localizzati.Qualche impianto presenta foglie basali colpite da antracnosi e ruggine. Si consiglia di controllare l’infezione per verificare se si espande verso le foglie centrali della pianta,cosa che avviene soprattutto in presenza di piogge abbastanza consistenti. In questo caso intervenire subito dopo la pioggia infettante con Dodina o Azoxystrobin bagnando bene le foglie interessate e, in misura preventiva, anche tutta la pianta. Su piante sviluppate e non in fioritura e in biologico si possono usare composti del rame.
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