Bollettino Colture Erbacee n. 221 del 12 maggio 2014



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NOTTUE (A. ipsilon, A. segetum)

Si confermano le previsioni del precedente bollettino e si segnala che sono state individuate le prime larve; in considerazione dello sviluppo del mais, la presenza delle larve coincide con il momento di massima suscettibilità della coltura e quindi sono possibili danni localizzati elevati. Per l’inizio della settimana prossima raggiungeranno il quarto stadio anche le larve del volo migratorio del 22 aprile aumentando il rischio complessivo. Si rinnova l’invito a controllare le colture più suscettibili (mais, bietole, orticole di recente trapianto, …) dando priorità agli appezzamenti maggiormente coperti da residui o vegetazione in marzo-inizio aprile. I terreni destinati alle azioni 1 (semina su sodo) e 2 (colture di copertura) della sottomisura del PSR 214i sono tendenzialmente favorenti lo sviluppo delle popolazioni ed è quindi opportuno porvi particolare attenzione. Nel caso si superasse la soglia di intervento (per il mais, indicativamente il 5% delle piante attaccate) si dovrà intervenire tempestivamente con trattamenti insetticidi in post-emergenza possibilmente serali con alti volumi d’acqua. Su mais e su altre colture il danno da nottua è facilmente individuabile per il “taglio” della pianta al di sopra del terreno o l’erosione al colletto che porta all’appassimento di tutta o buona parte della pianta.


 


FRUMENTO TENERO E DURO:


stadio vegetativo da fine fioritura a maturazione lattea

Terminato il periodo ottimale per intervenire contro la fusariosi della spiga, negli appezzamenti mai trattati proseguire i controlli sull’apparato fogliare per verificare l’eventuale presenza di ruggine bruna o oidio o afidi sulla spiga. Dalle indicazioni fornite dai modelli previsionali e come appurato in diverse località, non si riscontrano ad oggi infezioni fungine a parte qualche sporadica macchia di Ruggine bruna su impianti fitti. Considerando il periodo di carenza ( minimo 35 giorni) dei prodotti fitosanitari che si possono impiegare, l’eventuale trattamento sarà possibile entro questa settimana o al massimo la prossima.

Nessuna colonia di afidi sulla spiga è stata riscontrata, mentre la presenza di Lema è orami saltuaria.

Nella tabella vengono riportate le principali sostanze attive registrate su frumento per il controllo delle avversità. Esistono in commercio prodotti che contengono sostanze indicate in forma singola o in miscela ed ognuna si diversifica come dosaggio, momento d’intervento e altro. Leggere pertanto sempre e attentamente l’etichetta. Nel sito del ministero della salute si possono visionare e scaricare gratuitamente tutte le etichette delle sostanze indicate.

Elenco principali sostanze attive fungicide autorizzate su frumento

 


INFESTANTI

Per le semine eseguite entro la metà di aprile le emergenze di amaranto, sorgo da seme, chenopodio, abutilon, persicaria e solanum hanno superato ampiamente, o lo supereranno a breve, l’80% delle emergenze dell’anno, momento quindi per intervenire nel caso non si fosse eseguito il pre-emergenza.

Per le semine successive si nota una emergenza molto rapida e poco scalare di amaranto e sorgo da seme che hanno già superato l’80% di emergenza, mentre per le restanti specie la percentuale di emergenza è attorno al 30%, ma in rapido aumento con la lievitazione termica.

Indicativamente si può ritenere che l’azione residua dei trattamenti di pre-emergenza per le semine entro la metà di aprile possa durare ancora una decina di giorni, per cui è opportuno monitorare i campi per valutare la reale necessità di interventi di post-emergenza. In caso di infestazione non elevata e di scarsa presenza di sorgo da rizoma può risultare sufficiente anche la sola sarchiatura. Si sottolinea che l’innalzamento delle temperature e l’umidità del terreno concentreranno le emergenze, per cui si consiglia di seguire attentamente la situazione in campo per poter intervenire tempestivamente.

Nei terreni dove il mais ha sofferto per una temporanea sommersione prima di intervenire con il diserbo è bene aspettare che la coltura si riprenda prima di trattare, magari dopo un arieggiamento del terreno ed una concimazione, per non aggiungere stress a stress.


 


FAGIOLO

Le temperature del terreno in zone pianeggianti e fino a 700 mt s.l.m. hanno superato da alcuni giorni la soglia utile per seminare il fagiolo. Si consiglia quindi di procedere alle semine se le condizioni di umidità del terreno non sono eccessivea causa di recenti precipitazioni piovose che hanno interessato alcune zone del Veneto.

La profondità di semina non deve essere eccessiva per non ritardare troppo la germinazione e l’emergenza e si raccomanda di non eccedere con il numero di semi per postarella per evitare la competizione fra le piante per nutrienti, acqua e luce nelle fasi successive.

Per evitare la presenza e la diffusione del virus del mosaico del fagiolo è necessario usare seme proveniente da coltivazioni controllate e non seme autoprodotto.

 

 

 

 

Per richieste di chiarimento e ricevere i messaggi di allerta sul cellulare, chiama il numero 0498293847 o scrivi a bollettino.erbacee@venetoagricoltura.org. Ulteriori informazioni sul sito di Veneto Agricoltura, alla pagina dedicata al Bollettino colture erbacee.

 

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