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LA DIFESA INTEGRATA A PUNTATEPRINCIPI E APPLICAZIONI PRATICHE PER LE COLTURE ERBACEE (5)
I PRINCIPI DELLA DIFESA INTEGRATA
5) In 4 puntate sono stati descritti i principi della Difesa Integrata (DI) che sono alla base del processo che porta alla decisione su se, ed eventualmente come, intervenire con i trattamenti per controllare una o più avversità delle colture. A “monte”, tuttavia, è possibile creare le condizioni che riducono sensibilmente il rischio di danno apprezzabile alle colture attraverso scelte agronomiche (avvicendamento, posizionamento colture, fertilizzazione, … ).
A seconda delle condizioni, si possono progettare in dettaglio e nel medio-lungo periodo avvicendamenti e tecniche colturali in grado di ridurre drasticamente la probabilità che il processo decisionale della DI porti a individuare la necessità di un trattamento. In generale sono soluzioni agronomiche quelle che riescono ad evitare il danno e/o la presenza di popolazioni di parassiti sopra la soglia attraverso scelte/alterazioni utili delle strategie/tecniche colturali nella loro accezione più ampia. Vi sono diverse possibilità di intervento a seconda della coltura, del tipo di parassita e dell’ambiente pedo-climatico in cui si opera. La combinazione di scelte agronomiche che consentano un equilibrato sviluppo della coltura compatibile con le condizioni ambientali è presupposto in ogni caso per una minore richiesta di interventi fitosanitari. Rientrano pertanto tra le soluzioni agronomiche: I) la strategia complessiva di coltivazione a partire dal tipo/numero di colture scelte e la loro collocazione (sequenza) nell’avvicendamento; II) le scelte sui materiali (varietà, ibridi più o meno resistenti alle malattie per mezzo del miglioramento genetico) da utilizzare, III) le scelte sulla tecnica colturale: dal tipo e accuratezza della sistemazione idraulico agraria, all’epoca di semina – più o meno ritardata – e sua densità, alla fertilizzazione (quantità ed epoche di intervento, modalità come la localizzazione alla semina per una pronta partenza della coltura), al tipo/epoca/frequenza di lavorazione (ad esempio eseguire la sarchiatura può sostituire un diserbo chimico), alle modalità e intensità dell’irrigazione e diverse altre.
Una scelta agronomica può quindi essere parte della DI sia in quanto strutturale nel sistema produttivo dell’azienda (Produzione Integrata) per ridurre preventivamente il rischio di danno, sia perché applicato per evitare/ridurre il danno dopo l’accertamento del superamento della soglia.
Per richieste di chiarimento in tempi stretti si può scrivere a (bollettino.erbacee@venetoagricoltura.org). Dalla corrente settimana, inoltre, partiranno gli incontri (preferibilmente il venerdì) presso la sede di VA per chiarimenti sul tema e la valutazione di soluzioni pratiche per problemi specifici con esperti dei diversi settori della Difesa. Si prega di anticipare la richiesta di incontro e i quesiti (o almeno coltura/tipologia dell’avversità) all’indirizzo mail sopra.
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