Bollettino Colture Erbacee n. 22/2016 del 10 marzo



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LA DIFESA INTEGRATA A PUNTATE
PRINCIPI E APPLICAZIONI PRATICHE PER LE COLTURE ERBACEE

Insetticidi/parassiti del terreno/colza

In questo periodo stagionale i due principali insetti pericolosi sono il meligete (
Meligethes aeneus); e il punteruolo (
Ceutorrynchus napy).
A) INDIVIDUAZIONE AREE CON POPOLAZIONI SOPRA E SOTTO LA SOGLIA DI DANNO: VALUTAZIONE RISCHIO, MONITORAGGIO, CONFRONTO CON LE SOGLIE DI DANNO

MELIGETE
Il meligete può causare danno apprezzabile  alla coltura di colza  nel periodo di massima sensibilità. Questo periodo è compreso tra gli stadi D1 (bottoni fiorali raccolti) e quello di bottoni separati (E) che corrisponde al momento in cui nessun fiore è ancora aperto. Se quest’ultimi sono aperti il meligete tende a “colonizzarli” per nutrirsi del polline ignorando i bottoni fiorali chiusi. Più la coltura è vigorosa e più questa può sopportare attacchi del meligete anche importanti. Tra le varie possibili lotte vi è quella insetticida, trattando solo il bordo dell’appezzamento dove si concentra il numero maggiore di individui. Anche le condizioni meteorologiche favorevoli aiutano. Giornate di sole e/o periodi di alta pressione atmosferica accelerano la crescita e la fioritura del colza riducendo il periodo di rischio. Con i fiori aperti il rischio di danno si riduce considerevolmente.

MONITORAGGIO
Il monitoraggio si deve eseguire alla mattina quando gli insetti sono meno mobili; prevede il controllo di 50-100 piante nell’appezzamento per stimarne la presenza (numero medio di individui per pianta). Ispezionare l’appezzamento guardando i capolini fiorali attentamente alla ricerca del meligete e del punteruolo. Evitare di monitorare le piante di bordo che, in genere, presentano un numero più elevato di insetti ma effettuare il campionamento a zig-zag 10 m all’interno dell’appezzamento. Il monitoraggio può essere effettuato anche con l’uso di trappole formate da una vaschetta gialla contenente acqua (da rabboccare) o con trappole a feromoni tipo Var H con cairomone specifico (che attrae maschi e femmine) Csalomon (mail csalomon@julia-nki.hu).

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adulto di Meligete

In appezzamenti allo stadio D1 (bottone fiorale principale ancora chiuso) la soglia di intervento per il Meligete è di 3-4 individui per pianta con colza vigoroso mentre su colza debole la soglia di intervento è di 1 individuo per pianta. Si consiglia tuttavia nel caso di colza vigoroso e di temperature favorevoli di non effettuare il trattamento e di ripetere il monitoraggio allo stadio E (bottoni fiorali separati) ed effettuare il trattamento solo al superamento della soglia di 6-9 adulti di meligete/pianta

PUNTERUOLO
Il punteruolo (
Ceutorrynchus napy) è un curculionide che deve essere monitorato attentamente seguendo il metodo sopra descritto. Con il ritorno del bel tempo (giorni di sole con temperature superiori a 9 ° C e in assenza di vento), i punteruoli occupano i terreni a colza per alimentarsi inizialmente e deporre le uova dopo 8-10 giorni. Il punteruolo depone le sue uova nel fusto del colza: in seguito alla reazione dei tessuti il fusto si deforma, a volte si rompe e si apre in lunghezza predisponendo agli attacchi fungini di Phoma. La nocività di questo insetto è alta in condizioni di primavere asciutte. Per il punteruolo dello stelo la soglia di intervento è di 1 individuo per pianta.

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adulto di Punteruolo

B) VALUTAZIONE DELLA DISPONIBILITÁ DI SOLUZIONI AGRONOMICHE, BIOLOGICHE, FISICHE O COMUNQUE NON CHIMICHE PER SOSTITUIRE IL TRATTAMENTO CHIMICO OVE NECESSARIO INTERVENIRE
Accertato il superamento della soglia, dal punto di vista pratico, allo stato,  non vi è disponibilità di alternative non-chimiche efficaci. Sarà da valutare pertanto l’eventuale trattamento chimico.

Nel caso intervenire entro 5 – 7 giorni dal superamento della soglia. È importante non intervenire troppo preventivamente per permettere all’insetticida di raggiungere il massimo numero di insetti durante l’applicazione. Per massimizzare l’efficacia di uno spray insetticida, è consigliabile lavorare con il volume “normale” di 200 l/ha, evitando di lavorare al di sotto di 100 l / ha, ed utilizzare un bagnante con dosaggi maggiori di 300 l/ha.

Prendere in considerazione la eventuale resistenza del meligete ai piretroidi

Se dopo un eventuale  trattamento con piretroidi si notasse una qualche resistenza (presenza di adulti mobili nei giorni seguenti al trattamento) si prega di segnalarlo. 

Si ricorda che non è possibile effettuare trattamenti in fioritura e si deve inoltre considerare che la fioritura, nel colza, può durare alcune settimane.
Le api raccolgono il polline del colza e sono necessarie per ottenere una buona produzioneper l’impollinazione. .

 Ricordatevi di proteggerle!

Tabella insetticidi registrati su colza

COLZA: CONCIMAZIONE
Nella prima metà  di marzo  il colza (seminato ai primi di settembre) si presenta in fase da C1-C2 (ripresa vegetativa delle giovani foglie/ pianta con internodi visibili) a D1 (bottone fiorale principale ancora chiuso).
In questa fase va prevista  la seconda concimazione azotata  e l’eventuale sarchiatura prima che avvenga l’emissione dello scapo fiorale. Il fabbisogno complessivo della coltura è mediamente di 120 unita di azoto.

Per richieste di chiarimento in tempi stretti si può scrivere a  (bollettino.erbacee@venetoagricoltura.org).
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