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L’Europarlamento ha rinnovato alla Commissione europea la richiesta della necessità dell’indicazione di origine obbligatoria nelle etichette per la carne e il latte
L’indicazione del Paese di origine per l’etichettatura per tutti i prodotti trasformati a base di carne e per il latte dovrebbe essere obbligatoria. Lo hanno ribadito gli eurodeputati in una risoluzione non vincolante votata nei giorni scorsi, dove si precisa che l’etichettatura obbligatoria renderebbe più trasparente la catena di approvvigionamento alimentare e aiuterebbe a mantenere la fiducia dei consumatori nei prodotti alimentari.
Il Parlamento ha chiesto inoltre alla Commissione e agli Stati Membri di valutare la possibilità̀ di estendere l’indicazione obbligatoria del Paese di origine ad altri prodotti alimentari mono-ingrediente o con un ingrediente prevalente.
Per consentire ai consumatori europei di essere meglio informati, anche a seguito dello scandalo della carne equina e di altri casi di frodi alimentari e per migliorare la trasparenza in tutte le fasi della catena alimentare, nel testo si sottolinea che l’indicazione del Paese di origine dovrebbe essere resa obbligatoria in tutti i prodotti trasformati a base di carne. Il testo è stato approvato con 422 voti favorevoli, 159 contrari e 68 astensioni.
Sulla scorta di una serie di dati frutto di un sondaggio di Eurobarometro, i deputati hanno evidenziato che: l’84% dei cittadini europei ritiene necessario indicare l’origine del latte; l’88% considera tale etichettatura necessaria per la carne (escluse le carni di manzo, suine, ovine, caprine e pollame, che sono già coperte); oltre il 90% reputa che l’etichettatura sia importante per gli alimenti trasformati.
I deputati hanno rilevato infine che, secondo una relazione della Commissione, i costi operativi dell’indicazione obbligatoria del Paese di origine sull’etichetta per le carni contemplate dallo studio sarebbero relativamente ridotti.
Si ricorda che il Parlamento europeo ha votato diverse risoluzioni sull’etichettatura del Paese di origine. L’ultima in ordine di tempo è stata la risoluzione del febbraio 2015 in cui gli europarlamentari esortavano la Commissione a presentare proposte legislative per rendere obbligatoria l’indicazione dell’origine delle carni negli alimenti trasformati al fine di garantire una maggiore trasparenza lungo tutta la catena alimentare e una migliore informazione dei consumatori europei. Tuttavia, la Commissione non ha ancora presentato tali proposte.
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