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Nel 2015, seguendo una tendenza che sta continuando nel 2016, il prezzo del latte alla stalla ha subìto una forte riduzione rispetto al 2014. I dati monitorati da Ismea e ripresi dal Milk Market Observatory della Commissione Europea indicano una diminuzione del 12% per il latte italiano su base annua. Il prezzo è infatti sceso da una media annua di 40,6 euro/100 litri (IVA e premio qualità esclusi) registrata nel 2014, a 35,6 euro/100 litri del 2015. Come è noto, tra le conclamante cause del calo delle quotazioni vi è il forte incremento produttivo di latte osservato nell’Europa a 28, che nel biennio 2014-2015 è aumentato di oltre il 7% e tuttora continua a crescere. Il tasso di autoapprovvigionamento dell’UE è attualmente del 114% (Germania e Francia sono al 130%) e in mancanza di sufficienti sbocchi sui mercati mondiali i prezzi alla produzione tendono a scendere, anche per il latte di paesi deficitari come l’Italia. I pochi ma importanti strumenti di difesa degli allevatori italiani, e veneti in particolare, consistono nella destinazione del latte a formaggi a DOP e a produzioni casearie tradizionali e locali, nonchè nell’aggregazione in forme cooperative rivolte al mercato.
L’aggiornamento dell’indagine di Veneto Agricoltura sui prezzi di liquidazione del latte pagato ai soci delle cooperative lattiero-casearie del Veneto, realizzato attraverso l’analisi dei bilanci aziendali disponibili presso la banca dati Telemaco delle Camere di Commercio, evidenzia l’efficacia di tali strategie nel sostenere il prezzo. I dati elaborati di 41 caseifici cooperativi veneti che operano come primi acquirenti e che coprono circa il 75% della produzione totale regionale, dimostrano come il prezzo di liquidazione sia stato superiore di oltre il 7% rispetto al prezzo medio nazionale e regionale calcolato da Ismea (Osservatorio latte), corrispondente a circa 3,5 euro in più per 100 litri. La tabella sottostante mostra l’evoluzione storica del prezzo di liquidazione dal 2003. Dal 2014 è disponibile ottenere anche un confronto con i dati di fonte Ismea. che nel 2013 ha attivato un Osservatorio latte su iniziativa del Mipaf in attuazione del Regolamento (CE) n. 479/2010.
Il campione da cui sono stati raccolti i dati rappresenta quasi il 50% del latte veneto consegnato dagli allevatori ai primi acquirenti, pari a circa 55 milioni di ettolitri. Le latterie e i caseifici cooperativi del campione sono particolarmente numerosi nelle province di Belluno e Vicenza, rappresentando quasi il 70% del totale. Nel bellunese sono molto importanti per la valorizzazione del latte di montagna, dei formaggi tradizionali e del Piave DOP. Nel report completo vengono inoltre presentate analisi con dettagli per provincia, altitudine e classe di conferimento degli allevamenti, oltre a un’appendice contenente un confronto con il prezzo di liquidazione di altre regioni italiane e dei principali paesi produttori di latte a livello europeo.
Per consultare il report completo clicca qui.
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