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Alcuni comparti dell’agricoltura europea sono da troppo tempo in grande difficoltà a causa di una prolungata congiuntura mondiale negativa e di alcune (criticate) scelte politiche adottate dall’UE. Il Commissario Hogan ha commentato l’attuale situazione dell’agricoltura europea.
Lattiero-caseario – Il principale problema nel settore lattiero-caseario europeo è dato da un’offerta globale di latte che continua ad essere superiore rispetto alla domanda, aspetto questo che sta creando forti pressioni al ribasso sui prezzi dei prodotti del comparto, sia nell’UE che sul mercato mondiale. E’ necessario dunque trovare con urgenza un equilibrio tra domanda e offerta. Per quanto riguarda quest’ultima, va ricordato che la raccolta di latte nell’Unione Europea é cresciuta del 5,6% nei primi due mesi del 2016 rispetto allo stesso periodo del 2015. Gli incrementi maggiori in termini di volume hanno riguardato l’Olanda (+330mila t), la Germania (+300mila t), la Polonia (140mila t) e l’Irlanda (+110mila t). Nel mese di marzo 2016 (dati finali non ancora disponibili) tale aumento potrebbe attestarsi sul 5%. Sul fronte delle esportazioni si notano, invece, alcuni segnali positivi, visto che nel primo trimestre il totale di latte europeo esportato é cresciuto del 10% rispetto allo stesso periodo delle scorso anno, con particolari forti aumenti per il “butteroil” (+123%), i formaggi (+14%, interessando tutte le prime dieci destinazioni mondiali, compreso il mercato USA che ha raggiunto un interessante +9% e la Cina che ha toccato la doppia cifra) e siero di latte in polvere (+4%).
Carni suine – Luci e ombre per il comparto europeo delle carni suine, che da tempo sta vivendo una fase molto incerta. La perdita del mercato russo, determinata dalle scelte politiche dell’Unione adottate in merito alla crisi tra Russia e Ucraina, ha avuto un fortissimo impatto sul settore, in particolare nel corso del 2015. I primi mesi del 2016 indicano una riduzione della produzione: a gennaio il numero dei suini macellati è calato del 4%. Il prezzo medio degli animali macellati è rimasto stabile, con punte che per la prima volta quest’anno hanno superato il livello di 130 euro/t. Tutto questo in un momento in cui il 60% delle carni suine inviate all’ammasso privato nello scorso mese di gennaio non è stato accolto dal mercato. La perdita del mercato russo è servita però da sprone per l’individuazione, già nel 2015, di nuovi mercati emergenti. Tendenza, questa, che è proseguita ad inizio 2016, tanto che a febbraio le esportazioni di carni suine europee sono aumentate del 26% in volume e 19% in valore rispetto al mese di febbraio del 2015.
La risposta dell’UE – E’ noto a tutti che per rispondere alla crisi dei mercati agricoli, la Commissione europea ha approvato, nello scorso mese di settembre, un pacchetto di sostegno pari a 500 milioni di euro, di cui 420 milioni destinati agli Stati Membri sottoforma di aiuti mirati che, tra l’altro, devono essere spesi entro la fine del mese di giugno 2016. Va ricordato che alla fine dello scorso mese di aprile gli Stati Membri avevano speso solo 235,7 milioni di euro, pari al 56% del totale stanziato: 15 Paesi avevano speso oltre il 90%, mentre 8 Paesi non avevano utilizzato la disponibilità.
Semplificazione della PAC – Fin dall’inizio del suo mandato, il Commissario Hogan ha sostenuto che la priorità “agricola” della Commissione Juncker era data dalla semplificazione della Politica Agricola Comune (PAC), questione che nel corso dei mesi è passata un po’ in secondo piano a causa della grave crisi che ha colpito alcuni mercati agricoli. Nonostante ciò, il Commissario Hogan ha ricordato che, nel corso del 2015, una serie di proposte di semplificazione della PAC sono state adottate: dall’aiuto volontario accoppiato ai pagamenti diretti in materia di aree di interesse ecologico, dai provvedimenti per i giovani agricoltori a quelli che investono le organizzazioni di produttori, ecc. Proposte che, complessivamente, hanno portato a una semplificazione della PAC, sia per gli agricoltori che per le Amministrazioni nazionali. “Nel 2016 – ha sottolineato il Commissario europeo – continueremo questo importante lavoro”. Nello specifico, particolare attenzione sarà rivolta al sistema per controllare ed esaminare le richieste di aiuto degli agricoltori (IACS), che propone sia una riduzione delle sanzioni amministrative che l’introduzione di una sorta di “cartellino giallo” per chi commette delle infrazioni. L’entrata in vigore di questi provvedimenti dovrebbe avvenire dopo la pausa estiva.
Greening – Il Commissario Hogan si è soffermato anche sulle misure “verdi” della PAC, ad un anno dall’avvio della loro applicazione. Nello specifico ha ricordato che la consultazione pubblica in materia di “greening”, svoltasi nei mesi scorsi, si è conclusa con oltre 3.300 risposte, di cui l’80% proveniente dagli agricoltori. Sulla base delle informazioni raccolte, la Commissione europea presenterà entro la fine di giugno un di lavoro che fornirà una prima valutazione riguardante alcuni impatti del “greening”, in particolare sulla sul potenziale di produzione. Il documento comprenderà anche alcuni suggerimenti per la semplificazione dei pagamenti diretti “verdi”. Lo scopo dell’iniziativa è quello di identificare e regolare alcuni elementi tecnici fissati nell’atto delegato di attuazione del regolamento UE. “Se da una parte è auspicabile la rimozione di tale gravoso requisito tecnico – ha detto al riguardo Hogan – dall’altra dobbiamo garantire che tutto ciò venga attuato senza abbassare i benefici ambientali forniti con le misure “verdi”. In pratica, dobbiamo fornire la maggiore chiarezza possibile agli agricoltori e alle Autorità di Gestione e allo stesso tempo una maggiore flessibilità per incrementare il beneficio delle misure “verdi” a favore dell’ambiente e della lotta ai cambiamenti climatici”.
OCM e Sviluppo rurale – Il programma di semplificazione della PAC riguarderà anche l’Organizzazione Comune di Mercato. Il Commissario ha ricordato che all’inizio del processo di riorganizzazione dell’OCM erano ben 250 i regolamenti attivi, di cui circa 60 del tutto obsoleti. Alla conclusione del processo, l’OCM poggerà solo su circa 20 delegati e 20 regolamenti di attuazione. Per quanto riguarda invece lo Sviluppo rurale, Hogan ha ricordato che a fine aprile è stato adottato un emendamento all’atto di esecuzione riguardante la semplificazione degli obblighi di pubblicità e l’introduzione di un provvedimento che riduce gli oneri per le Amministrazioni nazionali.
Commercio internazionale – Il Commissario all’Agricoltura Hogan, in tema di TTIP (l’accordo commerciale in discussione tra l’UE e gli Stati Uniti), ha sottolineato che il round negoziale di aprile, il 12°, non ha compiuto complessivamente nessun passo avanti, neppure sulle questioni agricole il cui nodo centrale è dato dalle Indicazioni Geografiche (ma non solo: ricordiamo anche le questioni inerenti il comparto del vino, il fronte fitosanitario, gli OGM, ecc.). Gli obiettivi dell’UE sono e restano ambiziosi e tengono innanzitutto conto degli interessi degli agricoltori europei. Obiettivi ambiziosi che si ritrovano anche negli accordi commerciale Mercosur con i Paesi dell’America Latina. Nel prossimo mese di luglio è in programma un altro importante incontro tra le due parti: “Voglio assicurare – ha detto Hogan al riguardo – che sono deciso a difendere e promuovere gli interessi dell’UE in questi negoziati che sono cruciali per l’agricoltura europea”.
QUESTO ARTICOLO E’ TRATTO DAL QUINDICINALE “VENETO AGRICOLTURA EUROPA” N. 10/2016 DEL 30 MAGGIO. PER RICHIEDERE LA NEWSLETTER SCRIVI A: europedirect@venetoagricoltura.org
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