Bollettino Colture Erbacee n.25/2017 del 23 marzo


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INDICAZIONI PER L’AGRICOLTURA BIOLOGICA


CEREALI AUTUNNO-VERNINI
Nelle aree di pianura i cereali sono in fase di inizio levata, mentre in areale montano l’accestimento continuerà ancora per circa 7/10  giorni, in funzione delle temperature. Le attività, che in pianura dovrebbero essere già state effettuate, o da fare al momento (per la montagna) sono:
concimazione di copertura,

bulatura, strigliatura.


Concimazione di copertura:
FRUMENTO E ORZO. In base agli apporti già effettuati alla semina occorre prevedere una integrazione degli stessi per arrivare a circa 130-150 unità di N/ha. Esempio se alla semina, in fase di preparazione del terreno si è provveduto all’apporto di letame maturo in dose di 20 t/ha, avremo apportato circa 60/70 unità di N/ha, per cui occorrerà apportare almeno altre 60/80 unità di N/ha con concimi bio (controllare titolo in N sul sacchetto, si va da 3-4 unità di N/q.le fino a 11-12 unità N/q.le). Sono di norma in forma pellettata (anche la pollina è ottima in quanto contiene azoto prontamente assimilabile), abbastanza facili da distribuire a spaglio, utilizzabile anche borlanda “conto terzi”, che oltre ad apportare elementi nutritivi, ha un discreto effetto diserbante su infestanti quali papavero e veronica. L’operazione va effettuata prima dell’inizio della fase di levata dei cereali. Essendo concimi organici, hanno di norma un comportamento a “lenta cessione” di N (escluso pollina e borlanda), e riusciranno a mettere a disposizione delle piante azoto anche nelle fasi di sviluppo successive.
FARRO. La concimazione del farro deve invece essere più parca, si consiglia di non superare le 80/90 unità di N/ha. Questo per evitare possibili danni da allettamento in fase di fioritura e spigatura.
Bulatura  E’ un’operazione già conosciuta in antichità, consiste nel seminare sul cereale un’altra coltura, in questo caso una leguminosa. Solitamente allo scopo si usano trifoglio (Pratense 30 Kg/ha + Repens 6/8 Kg/ha), medica (35 Kg/ha). La semina va effettuata a spaglio e si consiglia di miscelare il seme di trifoglio con sabbia fine e asciutta, questo per dare omogeneità alla semina, viste le dimensioni molto piccole del seme di trifoglio e medica. I vantaggi di tale operazione sono essenzialmente dovuti all’apporto notevole di azoto che garantisce la leguminosa, la quale fino a che il cereale è in piena attività vegetativa rimane allo stato latente, appena il cereale inizia la fase di quiescenza (maturazione ed essiccazione foglie), grazie alla luce che penetra inizia a vegetare e mediamente dopo 15 giorni dalla trebbiatura del cereale è già possibile effettuare il primo sfalcio o trinciatura. Da fine luglio a ottobre possibili 2/3 sfalci o trinciature. In questo caso la leguminosa rimane fino alla primavera successiva, quando viene trinciata e interrata con l’aratura, oppure può rimanere per più anni, in funzione della rotazione aziendale praticata. 
Strigliatura  Operazione da effettuare dopo la concimazione di copertura, con triplice obiettivo: il primo di garantire un leggero interramento del concime appena sparso; il secondo di provvedere al controllo di eventuali piante infestanti che iniziano ad emergere, in questo momento le infestanti sono particolarmente sensibili alle lavorazioni e con una buona strigliatura si riesce ad eliminarne anche fino al 70/80 %.; infine il terzo, di dare una leggera copertura al seme di leguminosa bulato e garantire allo stesso una distribuzione più omogenea.

Strigliatore


Nella foto un modello di strigliatore, si evidenziano le caratteristiche dei denti strigliatori, che devono essere leggeri e flessibili, per garantire una lavorazione superficiale del terreno, 1-3 cm. massimo

MAIS
Per quanto riguarda il mais in coltura biologica, non è consigliata la semina precoce, come avviene per la coltura convenzionale. Il seme di mais biologico, non essendo trattato, può risentire di eventuali ritorni di freddo e insorgenza di marciumi in caso di pioggia prolungata che ne abbassano l’emergenza; inoltre non effettuando diserbi, il mais seminato precocemente, avendo tempi lunghi per l’emergenza, non riesce a competere velocemente con le infestanti, le quali invece hanno sviluppo più rapido. Conviene quindi aspettare e seminare quando le temperature medie giornaliere saranno almeno di 10/12 °C, con mais a ciclo più breve. Indicativamente in pianura questi livelli di temperature si iniziano ad avere dopo la metà del mese di aprile.
In questo periodo si può effettuare la “falsa semina”, che consiste nel preparare il terreno come se dovesse essere seminato, lasciando che le infestanti inizino a vegetare. All’atto della semina vera e propria si effettuerà un nuovo passaggio di preparazione del terreno con erpice, che avrà la funzione di eliminare le infestanti già emerse. Si metterà il seme di mais in condizioni di avere meno competizione da parte delle infestanti. 

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