PRODUZIONE BIOLOGICA: SUBITO AL LAVORO SULLE NORME DI ATTUAZIONE

Dopo che è stato approvato l’accordo sulla revisione dell’agricoltura biologica è ora prioritario lavorare sulle norme di attuazione per garantire una transizione graduale nei prossimi tre anni.

Tanto di cappello per la Presidenza maltese ed estone, che hanno guidato l’UE rispettivamente nel 1° e 2° semestre 2017, e per il Parlamento europeo per il grande lavoro svolto per raggiungere un compromesso politico in tema di produzione biologica. Un lungo lavoro che ha portato l’atteso accordo approvato dal Comitato speciale per l’Agricoltura dell’UE e dalla commissione per l’agricoltura del Parlamento europeo e che ora sarà “timbrato” anche dal Parlamento e dal Consiglio. A questo punto, però, una delle massime priorità del gruppo di lavoro sull’agricoltura biologica sarà quella di lavorare sulle regole necessarie per attuare la legislazione in modo da poter continuare a sostenere la rapida crescita del comparto.

Le cinque aree prioritarie
Ricordiamo che oggi nell’UE ci sono quasi 300mila agricoltori che producono in modo biologico su oltre 12 milioni di ettari. Di conseguenza, sarà fondamentale garantire che le norme di attuazione e gli atti delegati siano definiti rapidamente e che tutte le incertezze rimanenti vengano rimosse al fine di disporre di norme armonizzate e chiare in tutta l’UE. Da parte sua, l’Organizzazione agricola europea Copa-Cogeca ha individuato cinque aree prioritarie fondamentali ritenute essenziali per una transizione senza intoppi. Queste includono le norme di attuazione relative ai controlli annuali in loco e ai controlli sui residui, nonché le norme sul regime per le importazioni certificate dagli organismi di controllo per garantire condizioni di parità tra gli agricoltori e gli agricoltori dell’UE nei Paesi non UE, oltre alle norme tecniche che disciplinano il materiale riproduttivo vegetale e la produzione di pollame.