AGROALIMENTARE VENETO, 2018 MEGLIO DEL 2017

Calo, leggero, delle imprese, marcata riduzione degli occupati, invariato l’export. Giovedì 24 gennaio (ore 11:00) a Legnaro-Pd l’attesa Conferenza Stampa di Veneto Agricoltura sull’andamento, settore per settore, del comparto agroalimentare veneto nell’anno appena concluso. Presenti l’Assessore regionale all’Agricoltura, Pan, e il Direttore dell’Agenzia, Negro.

I tecnici di Veneto Agricoltura stanno concludendo in queste ore, unici in Italia, l’elaborazione della grande mole di dati riguardanti l’andamento del settore agroalimentare regionale nel 2018; analisi preliminare e tendenziale, ricordiamo, che sarà presentata alla Stampa, come tradizione, giovedì 24 gennaio (ore 11:00) presso la sede dell’Agenzia a Legnaro-Pd. Incontro che vedrà la presenza dell’Assessore regionale all’Agricoltura, Giuseppe Pan, e del Direttore di Veneto Agricoltura, Alberto Negro; da loro verranno presentate le performance raggiunte lo scorso anno dai diversi comparti del settore primario veneto.

Da una primissima fotografia risulta che sono poco più di 63.400 le imprese agricole attive in Veneto iscritte nel Registro delle Imprese delle Camere di Commercio al terzo trimestre del 2018. Un numero ancora in leggero ma costante calo (-0,7%) e in linea con l’andamento registrato dal settore a livello nazionale: e non si tratta di un dato negativo ma dell’evoluzione dovuto al cambio generazionale.

Anche l’occupazione del settore agroalimentare, sempre al terzo trimestre – dati Istat, evidenzia un decremento, il -9,5% rispetto allo stesso periodo del 2017; una perdita in controtendenza rispetto alla media italiana, dove gli addetti sono invece in leggera crescita (+1,1%). In calo soprattutto gli occupati indipendenti (12,5%), mentre i dipendenti agricoli sono diminuiti del -3,3%.

Per quanto riguarda il commercio con l’estero dei prodotti agricoli e agroalimentari nei primi tre trimestri del 2018, i risultati sembrano in linea con quelli conseguiti nello stesso periodo nel 2017. In pratica, il saldo negativo della bilancia dei pagamenti è rimasto sostanzialmente invariato a circa 318 milioni di euro, come risultante di un leggero aumento sia delle importazioni, che raggiungono i 5,3 miliardi di euro (+0,2%), che delle esportazioni, di poco inferiori ai 5 miliardi di euro (+0,3%).