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Le decisioni sul diserbo del frumento e di altri cereali autunno-vernini per ottemperare ai principi della Difesa Integrata devono essere prese dopo (A) una valutazione del livello di infestazione (la densità di infestanti può essere tale da non richiedere interventi) e, qualora sia stata accertata la necessità di intervenire, devono considerare (B) l’applicazione di alternative non chimiche quali la strigliatura che può dare ottimi risultati, del tutto sostituendo gli interventi chimici.
A. INDIVIDUAZIONE AREE CON POPOLAZIONI SOPRA E SOTTO LA SOGLIA DI DANNO: VALUTAZIONE RISCHIO, MONITORAGGIO La presenza delle infestanti appare nella media ed è il momento di monitorare l’infestazione presente per decidere se e come effettuare gli interventi di controllo.La prima cosa da fare è quindi operare il monitoraggio degli appezzamenti, per valutare il grado di infestazione quanti-qualitativa presente nei campi di grano e dei cereali minori (orzo ecc.). La tecnica resta la stessa nel grano, nell’orzo e nei cereali minori. Si deve camminare velocemente di traverso agli appezzamenti con un taccuino in mano segnando le specie riscontrate: alla fine di ogni appezzamento si attribuirà un valore ad ogni specie con un giudizio da 1 a 5, con 5 = infestazione molto alta. A sera a tavolino si potrà fare una sintesi della situazione e ciò permetterà di isolare gli appezzamenti con infestazione scarsa (che non sarà necessario diserbare), quelli con infestazione molto alta (su cui sarà necessario intervenire) e quelli intermedi che dovranno essere seguiti con più attenzione. Se l’infestazione è concentrata (es. lungo le scoline, nelle testate) si può considerare di intervenire solo sulla parte infestata; sarebbe un primo passo verso il diserbo di precisione. Per quanto riguarda i terreni condotti a sodo (agricoltura conservativa), la tecnica di scouting è la stessa. Merita tuttavia ricordare alcune attenzioni specifiche.
B. VALUTAZIONE DELLA DISPONIBILITA’ DI SOLUZIONI AGRONOMICHE, BIOLOGICHE, FISICHE O COMUNQUE NON CHIMICHE PER SOSTITUIRE IL TRATTAMENTO CHIMICO OVE NECESSARIO INTERVENIRE
Se accertata la necessità di intervenire, buoni, anche ottimi risultati, si possono ottenere con la sarchiatura meccanica su colture di cereali seminate a file binate o utilizzando un erpice strigliatore (porre attenzione nei terreni umidi).
L’utilizzo dell’erpice strigliatore, soprattutto se combinato con l’adozione della falsa semina autunnale, può ottenere un controllo delle infestanti e livelli produttivi del tutto paragonabili al diserbo chimico, come osservato nelle prove di campo condotte nelle annate 2018 e 2019 presso l’azienda agraria universitaria L. Toniolo di Legnaro (Pd) nell’ambito del progetto europeo IWMPRAISE L’avvicendamento con le colture primaverili che consente di ridurre la densità di infestanti rende ancor più efficace tale strategia di controllo. Dato che l’erpice strigliatore è efficace sulle infestanti piccole e con apparato radicale ridotto, occorre essere tempestivi nel fare questa operazione a fine febbraio- marzo non appena le condizioni meteo e del suolo lo consentano. Attualmente le condizioni sono buone per intervenire sia per lo stato dei terreni (asciutti, soffici) che per lo sviluppo delle malerbe. Particolare attenzione deve essere posta alla regolazione dell’erpice strigliatore che funziona sul diverso radicamento delle infestanti (minore) rispetto alla coltura (maggiore). La regolazione deve essere tale da garantire una elevata asportazione delle infestanti con un minimo disturbo della coltura. ________________________________________________________________
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