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Con “Miti.For. Monte Baldo” abbiamo designato il progetto finanziato nel PSR 2014-2020 dal titolo “Investimenti per aumentare la resilienza, il pregio ambientale e il potenziale di mitigazione delle foreste. Interventi di contenimento del Pino nero nella FDR del Monte Baldo, Comune di Malcesine (VR)”.
Si tratta di interventi di miglioramento boschivo in cenosi caratterizzate dalla presenza di pino nero di origine artificiale nella Foresta demaniale regionale del Monte Baldo ovest, in località varie del Comune di Malcesine, zona “San Michele”.
Obiettivo del progetto è perseguire il progressivo allontanamento del Pino nero sulle superfici interessate dal taglio. Il Piano di assestamento individua infatti le particelle coinvolte come ceduo da convertire o ad evoluzione naturale, prescrivendo un taglio fitosanitario e di diradamento, perseguendo una graduale diminuzione del popolamento di pino nero. Il Pino nero si riproduce notoriamente per seme, dando origine a fustaie. Nella fattispecie, le formazioni interessate dal taglio si configurano come fustaie artificiali di futuro incerto, scarsamente curate nelle fasi giovanili, minate dal lepidottero defoliatore processionaria del pino ed indebolite dal fungo Sphaeropsis sapinea, che interviene in situazioni di disponibilità idrichelimitate, portando ad un arrossamento delle chiome con disseccamento progressivo delle stesse e abbassamento del valore tecnologico del legno –già di per se non elevato- attraverso gli “azzurramenti” indotti nei tessuti.
Come già accennato più sopra, si persegue pertanto l’allontanamento del pino laddove il popolamento di latifoglie autoctone appare affermato, dove al di sotto del pino in precarie condizioni vegetative si riscontrano isole di rinnovazione in via di affermazione ed eliminando comunque i soggetti deperienti, mal conformati o privi di futuro.
Le finalità del finanziamento, dell’aumento della resilienza e del potenziale di mitigazione delle foreste vengono pertanto sicuramente perseguite con l’aumento del pregio ambientale, attraverso investimenti di rinaturalizzazione di tali formazioni forestali.
Tecnicamente l’intervento si configura come una mediazione tra la cura colturale ed il diradamento, consolida il popolamento di latifoglia di origine naturale, operando evidentemente una rinaturalizzazione della formazione forestale attuale e ne riduce la vulnerabilità agli attacchi parassitari.
Va sottolineato che l’intervento, contenendo la presenza di una conifera che può influenzare positivamente la probabilità di sviluppo di incendi in contesti quali quelli considerati, di ostrio-querceto e di orno-ostrieto, già con potenziale pirologico rispettivamente di 33 e 35, si configura come un abbattimento della vulnerabilità agli incendi, ulteriore elemento di stabilità per il popolamento.
Da considerare – infine – che il contenimento della conifera in questione, nel contesto dell’area di San Michele, soggetto ad una certa pressione turistica, riesce in qualche misura a contenere anche la presenza di processionaria, che rappresenta un serio pericolo per il rischio di inalazione dei peli urticanti delle larve, in movimento in epoca primaverile.
Miti.For. Monte Baldo è finanziato dal PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL VENETO
Misura/intervento 8.5.1 “Investimenti per aumentare la resilienza il pregio ambientale e il potenziale di mitigazione delle foreste” – Spesa ammessa a finanziamento € 47.034,70
Iniziativa finanziata dal Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020.
Organismo responsabile dell’informazione: Veneto Agricoltura – Autorità di gestione: Direzione AdG FEASR Parchi e Foreste
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA DI DUE LOCALIZZAZIONI PRIMA, E DOPO L’INTERVENTO