Buon rialzo dei prezzi delle uve venete nella vendemmia 2021

Il vigneto veneto nel 2020 è arrivato a 99.737 ettari di superficie potenziale (+2,5% rispetto al 2019), continuando la forte ascesa degli ultimi anni (+32,3% rispetto al 2011), crescita dovuta alla forte espansione delle superfici investite con le varietà Glera e Pinot grigio. Si pensi che in questo momento le superfici vitate a Glera e Pinot grigio rappresentano, rispettivamente, il 39% e il 17,4% sul totale dei vigneti veneti.

Secondo l’Istat, nel 2021 si stima una produzione nazionale di uva pari a circa 67 milioni di quintali, col calo del -6,4% rispetto al 2020, mentre quella di vino si è attestata a 47,9 milioni di hl (-7,8%). Invece, la produzione di uva veneta, stimata nell’ultimo anno in 12,5 milioni di quintali, si presenta in perdita del -11,1%, percentuale che si rispecchia anche per la diminuzione del volume di vino veneto prodotto (9,8 milioni di hl).

La quotazione media per tutte le uve regionali rilevata nel 2021 è di 0,74 euro/kg, valore che porta a un incremento del +27,6% rispetto all’anno precedente. Il prezzo medio alla produzione dell’uva veronese, pari a 0,72 euro/kg, presenta un rialzo del +25,4% rispetto al 2020. La crescita del prezzo unitario per Treviso nell’ultimo anno si è attestata al +19,9%, ma con il valore di 0,90 euro/kg questa provincia continua a detenere la leadership regionale per la quotazione delle uve. Un bel balzo in avanti per i prezzi delle uve padovane, visto che ai 0,60 euro al kg sborsati corrisponde una crescita annua del +44,7% rispetto al 2020. Quasi tutte le varietà di uva venete hanno fatto segnare variazioni positive del prezzo rispetto al 2020, con le uve IGT che hanno segnato rincari più elevati rispetto a quelli registrati dalle uve DOC e DOCG.

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