IN CALO I PREZZI DELLE UVE VENETE: NEL 2023 UNA VENDEMMIA NON FACILE.

Come consuetudine, nel periodo prenatalizio arriva il Report sui prezzi delle uve venete, che annualmente l’Osservatorio Economico Agroalimentare di Veneto Agricoltura redige appena si è conclusa la fase di vendemmia.

Nel 2022 il vigneto veneto è composto da 101.166 ettari di superficie potenziale (+1,3% rispetto al 2021), mantenendo la decisa salita degli ultimi anni (+28,3% rispetto al 2013), crescita dovuta alla forte espansione delle superfici investite con le varietà Glera e Pinot grigio. Attualmente si pensi che le superfici vitate coltivate a Glera e Pinot grigio rappresentano, rispettivamente, circa il 39% e il 17% del totale dei vigneti veneti.

Dagli ultimi dati dell’Istat, nel 2023 si stima una produzione nazionale di uva pari a circa 60 milioni di quintali, con un calo del -19,3% rispetto al 2022, diminuzione in gran parte dovuta alle forti perdite produttive causate dagli attacchi di peronospora che si sono registrati maggiormente al centro e sud Italia. Alla stessa stregua, a causa del calo dell’uva prodotta, la produzione di vino è scesa a circa 43 milioni di hl (-20,4%), facendo prevedere lo scavalcamento da parte della Francia nel ranking mondiale. La produzione di uva veneta dell’ultimo anno, invece, viene stimata in 16,3 milioni di quintali e si presenta in crescita del +8,3%, percentuale di rialzo che fedelmente si rispecchia in quella ascrivibile al volume complessivo di vino veneto prodotto (circa 12,9 milioni di hl).

La quotazione media per tutte le uve regionali registrata nel 2023 è di 0,68 €/kg, valore che porta ad una diminuzione del -6,8% rispetto all’anno precedente. L’unico prezzo medio alla produzione che presenta una variazione positiva (+1,8%) rispetto al 2022 è quello ascrivibile all’uva veronese, pari a 0,81 €/kg, valore che gli permette di prendere la storica leadership delle quotazioni dell’uva in Veneto a scapito delle uve trevigiane. Infatti, continua la decrescita del prezzo medio unitario per Treviso, che nell’ultimo anno si è attestato al valore di 0,72 €/kg, con una diminuzione annua del -13,2%. Al pari delle uve trevigiane, anche per quelle padovane, a fronte di una quotazione media di 0,52 €/kg, si rileva un calo del -9,3% rispetto al 2022. Gran parte delle varietà di uva del Veneto hanno fatto registrare variazioni negative del prezzo rispetto al 2022, con le uve IGT che hanno segnato ribassi più elevati rispetto a quelli evidenziati dalle uve DOC e DOCG.

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