Bollettino Colture Erbacee n°3/2025 del 16.1.25 – LA DIFESA INTEGRATA A PUNTATE (2)

PRINCIPI E APPLICAZIONI PRATICHE PER LE COLTURE ERBACEE

I PRINCIPI (2)
“Gli organismi nocivi devono essere monitorati con metodi e strumenti adeguati, ove disponibili. Tali strumenti adeguati dovrebbero includere, ove possibile, osservazioni sul campo nonché sistemi di allerta, previsione e diagnosi precoce scientificamente validi, così come l’utilizzo di pareri di consulenti qualificati professionalmente”.

In sostanza, prima di prendere decisioni sugli interventi di difesa delle colture, i parassiti potenzialmente in grado di provocare danno apprezzabile alle colture devono essere monitorati con metodi e strumenti adeguati.

Pertanto, i trattamenti fitosanitari di sintesi preventivi (cautelativi, profilattici, a calendario) eseguiti a prescindere da specifiche valutazioni/indagini a seconda dell’effettivo livello delle popolazioni dei parassiti, della presenza di fattori di rischio, delle specifiche condizioni, ecc. non rispettano la normativa.

Nell’Informatore Agrario 33/24 (Furlan L, F. Chiarini F, Bolognesi S, Benetti M, Pasquali E, Fasolo A, Piotto S, Boscaro R, A. Compagnoni A,  Mencari G, Codato F, Boato G (2024) Mais: gestire la difesa integrata per ridurre gli agrofarmaci. L’Informatore Agrario, 33, 52-56) si affronta anche  sulla base di risultati sperimentali di Veneto Agricoltura, l’applicazione di questo principio per il mais nelle prime fasi di sviluppo.

(3) “In base ai risultati del monitoraggio, l’utilizzatore professionale deve decidere se e quando applicare le misure fitosanitarie. Valori soglia scientificamente attendibili e validi costituiscono elementi essenziali ai fini delle decisioni da prendere. Per gli organismi nocivi, i valori soglia definiti per la regione, aree e colture specifiche e condizioni climatiche particolari devono essere presi in considerazione, ove possibile, prima del trattamento”.

Quindi una volta valutato (anche con il controllo delle catture sulle trappole – esempi nelle FOTO)  il livello delle popolazioni dei parassiti potenzialmente in grado di provocare danno apprezzabile alle colture, queste ultime possono essere trattate solo se, dove e quando si è accertato il superamento di un “valore soglia”.

Nel lavoro di sperimentazione di Veneto Agricoltura queste sono state suddivise in:

a) soglie di ”indifferenza”: al di sotto del loro livello non vi è riduzione di produzione in quantità/valore;

b) soglie di “danno economico”, ovvero il livello del parassita al di sopra del quale vi è una riduzione di produzione in quantità/valore anche di poco superiore al costo del trattamento per controllarlo efficace.

Salvo diversa indicazione le soglie che saranno suggerite per le diverse avversità si devono considerare di ”indifferenza”.
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