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Teleriscaldamento a biomassa: uno strumento per la gestione attiva delle foreste venete
Venerdì 16 novembre 2018 – Hangar della Pace – Pian Cansiglio (Belluno)
Una iniziativa FIPER – FEDERAZIONE ITALIANA PRODUTTORI DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI
In collaborazione con Veneto Agricoltura – ANARF
Per INFO E ISCRIZIONI = segreteria.nazionale@fiper.it
SONO QUI DISPONBILI LE SLIDE PRESENTATE NEL CORSO DEL CONVEGNO. CLICCA SUL NOME DEI RELATORI NEL PROGRAMMA SOTTOSTANTE PER SCARICARE LE SLIDE.
Inoltre il sito AGRONOTIZIE ha pubblicato un articolo di Mario A. Rosato, corredato dalle riprese video dei diversi interventi dei relatori. L’articolo è disponibile al seguente link:
https://agronotizie.imagelinenetwork.com/bio-energie-rinnovabili/2018/11/19/teleriscaldamento-a-biomasse/60869
PROGRAMMA
Ore 9.30 Registrazione partecipanti
Ore 9.45 Saluto di benvenuto e introduzione ai lavori
Alberto Negro, Direttore Veneto Agricoltura
Ore 10.00 – Prospettive filiera bosco-legno
On. Franco Manzato, Sottosegretario con delega alle foreste e filiere forestali, Ministero Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo
ore 10.15 – Energia e clima: quale ruolo per le bioenergie?
Raffaele Tiscar – Presidente monitor TEC-Agici (impossibilitato ad intervenire)
ore 10.30 Teleriscaldamento a biomassa: un investimento per il territorio
Walter Righini, Presidente FIPER
Ore 10.45 Esperienze di valorizzazione della filiera bosco-legno-energia
Luca Canzan, Direzione tecnica del Consorzio Imprese Forestali del Triveneto
Luigi Sartori, Titolare Sartorilegno e AD Bel Coredo Energia
Franco Spada, Sindaco di Tirano (So) Comune 100% rinnovabili
Carmelo Puntel, Presidente Associazione Consorzi forestali Lombardia
Enzo Pietropaoli, Sinloc Sistema Iniziative Locali
12.00 Dibattito istituzionale
Ass. Gianpaolo Bottacin, Assessore Ambiente e Protezione Civile Regione Veneto
Stefano Fracasso, Capogruppo PD Consiglio Regionale (sostituito da Graziano Azzalin)
Ilenya Lucaselli – Componente della V° Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera dei Deputati (impossibilitato ad intervenire)
Ore 13.30 Termine lavori e aperitivo
Modera: Vanessa Gallo, segretario generale FIPER
Il convegno intende fornire indicazioni chiare e dati puntuali circa la convenienza ambientale, economica e occupazionale per un dato territorio di avviare un impianto di teleriscaldamento a biomassa.
L’idea di fondo è che il teleriscaldamento a biomassa costituisca un intervento strutturale di primario interesse generale per il territorio e che, quindi, debba essere sempre considerato dal decisore pubblico per pianificare il rilancio delle zone rurali e montane. La valutazione di questi progetti prescinde quindi dall’esclusiva analisi energetica.
A partire dalle testimonianze di rappresentanti della filiera bosco-legno energia e di amministrazioni pubbliche di Comuni teleriscaldati a biomassa, l’obiettivo è stimolare la creazione di reti di impresa, partnership per avviare reti di teleriscaldamento a biomassa nei comuni montani veneti che dispongono di un patrimonio boschivo a km zero.
Teleriscaldare un territorio crea anche i presupposti per lo sviluppo di altre infrastrutture a servizio della comunità, quali i sistemi di cablaggio per la connessione internet veloce, funzionali a attirare nuove imprese e giovani nelle aree definite “interne”.
Il convegno sarà anche l’occasione per presentare al pubblico veneto i risultati dello studio FIPER denominato: “teleriscaldamento a biomassa: un investimento per il territorio”. In particolare, lo studio ha valutato le ricadute economiche e occupazionali a livello di impatto diretto, indiretto, di indotto e fiscale.
Dall’elaborazione dei dati economici e finanziari delle imprese della filiera bosco-legno-energia coinvolte nell’indagine, per ogni euro investito nel teleriscaldamento si genera un impatto complessivo sul sistema economico di circa 2,65 €. Sul fronte occupazionale invece, per ogni ULA impiegata dal TLR ne vengono attivate 15,5 lungo tutta la filiera e nelle imprese collegate.
In termini ambientali invece risulta un risparmio di energia fossile primaria[1] compreso tra il 60% e il 80%, un valore molto elevato rispetto all’impiego di altri combustibili fossili e non. Risparmi analoghi si registrano per l’anidride carbonica (CO2) immessa nell’atmosfera. Da questa prospettiva, il TLR a biomassa è tra le tecnologie più performanti e non ha rivali in termini di produzione di energia rinnovabile e riduzione di emissioni climalteranti. Un impianto di dimensioni medie (circa 5 MW) rispetto all’utilizzo dei dispositivi domestici a biomassa consente di evitare emissioni per circa 10 tonnellate di polveri su base annua.
Stimolare l’avvio di un impianto di teleriscaldamento produce un immediato beneficio per l’intera filiera del legno, garantendo un’importante funzione di presidio e gestione del territorio e riducendo le polveri sottili e la CO2 rispetto alle altre fonti disponibili sul territorio tale da renderlo un progetto di primario interesse per i decisori pubblici o gli imprenditori impegnati a promuovere iniziative di sviluppo territoriale. A tal fine il convegno rappresenta un primo passo per identificare i Comuni e gli attori veneti interessati a promuovere questo tipo di iniziativa sul territorio.
[1] Valore calcolato tenendo conto anche dell’energia elettrica consumata e di ogni operazione legata alla produzione del combustibile.