La Croazia prosegua gli sforzi verso l’adesione




Il Parlamento elogia la Croazia per i progressi compiuti verso l’adesione, ma chiede ulteriori sforzi per colmare le lacune restanti e ribadisce che senza la riforma dei Trattati non si potranno realizzare altri ampliamenti. La Croazia è esortata a procedere con le riforme amministrativa e giudiziaria, a perseguire i criminali di guerra, a tutelare le minoranze e a permettere l’acquisto di immobili ai cittadini UE. L’Aula ha respinto taluni emendamenti che riguardavano specificamente l’Italia.


 

Adottando la relazione di Hannes SWOBODA (PSE, AT) sui progressi compiuti dalla Croazia nel 2006, il Parlamento ribadisce anzitutto che il trattato di Nizza «non fornisce una base adeguata per ulteriori allargamenti». L’essenziale dell’attuale progetto di Trattato costituzionale dovrebbe pertanto entrare in vigore entro la fine del 2008 per consentire all’Unione di operare in modo più efficace, trasparente e democratico, «il che costituisce una condizione preliminare per qualsiasi futuro allargamento». Ricorda, peraltro, che la responsabilità di garantire la capacità dell’Unione europea di un ulteriore positivo ampliamento «risiede nell’Unione e non nei paesi candidati». La Commissione e il Consiglio, di conseguenza, «devono adoperarsi intensamente per creare le condizioni necessarie all’allargamento».

 

Sulla buona strada



 

Per i deputati, la Croazia «ha già compiuto notevoli progressi sulla via dell’adesione all’UE» e dovrebbe essere elogiata per gli importanti passi compiuti in vari settori al fine di adeguare la propria legislazione. Continua infatti a soddisfare i criteri politici per l’adesione e può essere considerata come un’economia di mercato funzionante che dovrebbe essere in grado di far fronte a medio termine alle pressioni della concorrenza e alle forze di mercato all’interno dell’Unione. Occorre tuttavia che attui «decisamente» il suo programma di riforma in modo da eliminare le notevoli lacune restanti.

 

D’altra parte, è espressa preoccupazione per il fatto che in Croazia sta diminuendo il sostegno pubblico all’adesione all’UE e la relazione invita la Commissione ad intensificare le proprie attività di informazione riguardo ai benefici economici, politici, sociali e culturali derivanti dal processo di adesione.

 

Ulteriori riforme


 

Nel congratularsi con le autorità croate per i rapidi progressi compiuti sinora nei negoziati di adesione in diversi settori «cruciali», invita il governo a rafforzare la sua capacità di applicare le leggi trasposte dall’acquis comunitario nella legislazione nazionale in tutti i settori, soprattutto in quello dell’ambiente. A questo proposito, è sottolineata la necessità di rispettare e attuare pienamente documenti

 

 


 

Link utili

 


Rapporto sui progressi compiuti dalla Croazia – Rapporto 2006 (lingua inglese)