Cambiamenti climatici: istituita una commissione temporanea


Il Parlamento europeo intende svolgere «un ruolo chiave in materia di sensibilizzazione» sul cambiamento climatico e inserire tale sfida «ai primi posti dell’agenda internazionale». E’ questo il senso della decisione del Parlamento di istituire una nuova commissione temporanea sul cambiamento climatico.

La commissione sul cambiamento climatico si è riunita per la prima volta il 21 maggio a Strasburgo per eleggere il suo presidente. L’Italia ha ottenuto un grosso riconoscimento simbolico dal Parlamento, visto che l’Assemblea ha scelto un italiano per presiedere la nuova commissione: si tratta dell’Onorevole Guido Sacconi. Dei sessanta componenti, otto sono italiani. Il compito principale della commissione sarà quello di sensibilizzare i cittadini e i governi per una partecipazione sempre più attiva alla lotta contro il cambiamento climatico
Nello specifico, la commissione avrà le seguenti attribuzioni:

· formulare proposte sulla futura politica integrata dell’Unione europea in materia di cambiamento climatico e coordinare la posizione del Parlamento europeo nella negoziazione del quadro internazionale della politica climatica per il dopo il 2012;
· analizzare e valutare la situazione e proporre misure appropriate, ad ogni livello, contestualmente alla valutazione del loro impatto finanziario, nonché del costo dell’inazione;
· stilare un inventario il più esaustivo possibile dei progressi recenti e delle prospettive in materia di lotta contro il cambiamento climatico, con l’obiettivo di facilitare al Parlamento l’analisi dettagliata necessaria di tali prospettive affinché possa assumersi le proprie responsabilità politiche;
· valutare l’impatto ambientale, giuridico, economico, sociale, geopolitico, regionale e sulla salute pubblica di taliprogressi recenti e delle prospettive;
· analizzare e valutare l’applicazione della legislazione comunitaria pertinente fino ad oggi;
· prendere i contatti necessari e organizzare audizioni con i parlamenti ed i governi degli Stati membri e dei paesi terzi, con le Istituzioni europee e con le organizzazioni internazionali nonché con i rappresentanti della comunità scientifica, delle imprese e della società civile, comprese le reti delle autorità locali e regionali.

Le competenze delle commissioni permanenti esistenti che trattano i dossier legislativi legati al cambiamento climatico (ambiente, energia, trasporti, ecc.) restano immutate, ma la commissione temporanea potrà «formulare raccomandazioni per azioni o iniziative da intraprendere».

Come per tutte le commissioni temporanee (articolo 175 del Regolamento del Parlamento), la durata del mandato è di 12 mesi (a decorrere dal 10 maggio 2007), al termine del quale presenterà una relazione al Parlamento che, se del caso, conterrà delle raccomandazioni per azioni o iniziative da intraprendere.