Stato di salute della PAC: verso un accordo


Un importante avanzamento nei negoziati sul controllo dello Stato di salute della PAC era l’obiettivo principale che la Presidenza francese si proponeva di raggiungere in occasione del Consiglio agricoltura di ottobre, svoltosi in Lussemburgo. A sentire gli attori principali del teatro politico agricolo comunitario, importanti passi in avanti sarebbero stati compiuti proprio sui punti più delicati del negoziato, individuati dalla Presidenza prima dell’inizio delle riunioni trilaterali (Commissione, Presidenza stessa e singoli Ministri).
Vediamo nel dettaglio i punti discussi nel cosiddetto “confessionale”, ricordando che non è stata registrata alcuna discussione ufficiale nella plenaria del Consiglio.
Modulazione
Due problemi rimangono aperti: il tasso di trasferimento dei fondi dal primo al secondo pilastro e la percentuale di cofinanziamento per le misure che rispondono alle nuove sfide individuate nello sviluppo rurale. Questi punti, che mantengono una rilevanza politica fondamentale, saranno lasciati come “dessert” dei negoziati, da consumare all’ultimo momento utile. È chiaro fin d’ora che le percentuali della proposta della Commissione saranno notevolmente diminuite.
Quote latte
Rimane un argomento molto delicato. Sembra tuttavia esserci apertura, da parte della Commissione, sia per quanto riguarda le percentuali sia per una eventuale applicazione immediata dell’aumento complessivo per i Paesi con problemi specifici. Ci riferiamo in particolare all’Italia che, per ricoprire con la quota tutta la produzione nazionale, ha chiesto un aumento immediato del 10%: difficilmente queste saranno le percentuali, ma il concetto del “tutto subito” sembrerebbe poter far breccia nella Commissione europea.
Articolo 68
Anche in questo caso, oltre che sul grado di flessibilità, si lavora sulle percentuali. Se sembra, ad oggi, fuori discussione il limite del 10%, la Commissione potrebbe concedere di più per quanto riguarda il limite del 2,5% per le misure che potenzialmente non rientrano nella Green Box (quelle fino ad oggi previste dall’articolo 69).
Altri aspetti
La Commissione conferma il proprio “no” a qualsiasi ipotesi di proroga dell’attuale sistema tabacco fino al 2013, mentre si lavora a possibili “vie d’uscita” all’interno dello sviluppo rurale.
Sul disaccoppiamento si registrano aperture, pur essendo chiaro che, secondo la Commissione, deve essere affermato formalmente il principio di un sistema totalmente disaccoppiato in tutti i settori dopo il 2013.
Calendario
Da Lussemburgo giungono conferme che la conclusione dello Stato di salute della PAC dovrebbe avvenire in occasione del prossimo Consiglio agricoltura, previsto dal 18 al 19 novembre, dopo che il Parlamento europeo avrà approvato ufficialmente in sessione plenaria (il 18 dello stesso mese) la propria relazione.
Ancora sullo Stato di salute della PAC

Il parere della commissione agricoltura del Parlamento europeo
La commissione agricoltura del Parlamento europeo ha approvato la relazione sullo Stato di salute della PAC, con 28 voti favorevoli, 11 contrari e 3 astenuti. La votazione della relazione nella sessione plenaria di novembre è attesa il 18 o 19, in modo da consentire al Consiglio di addivenire, contemporaneamente, all’accordo politico definitivo in occasione della riunione del Consiglio agricoltura di novembre. Di seguito riportiamo alcuni degli elementi principali della relazione dell’Onorevole Capoulas Santos.
Quote latte
Gli eurodeputati chiedono un aumento più contenuto rispetto a quello proposto dalla Commissione europea: l’1% annuo per tre anni, con clausola di revisione al 2010, nonché una possibile compensazione delle singole quote nazionali e la possibile applicazione di un “fondo” per aiuti specifici ai produttori di latte all’interno della normativa sullo sviluppo rurale.
Tabacco
Il voto sugli emendamenti per il settore del tabacco è risultato molto controverso ed ha dato un esito tutt’altro che chiaro. Se da un lato ha avuto esito negativo la votazione relativa all’emendamento che prevedeva la proroga dell’attuale regime di aiuto al tabacco, dall’altro gli eurodeputati hanno votato favorevolmente un emendamento che fa comprendere il tabacco tra i settori che necessitano, per il futuro, di un regime di sostegno specifico. Inoltre è passato l’emendamento che mira a sopprimere l’articolo 123 della proposta della Commissione: “Trasferimento finanziario a favore della ristrutturazione nelle regioni produttrici di tabacco”.
Modulazione
Come previsto è passata la linea del relatore, che è riuscito a far approvare un emendamento di compromesso che prevede, a regime, nel 2013, le seguenti percentuali di trasferimento di fondi dal primo al secondo pilastro:
• Tra 5.000 e 99.999 euro: -7%
• Tra 100.000 e 199.999 euro: -8%
• Tra 200.000 e 299.999 euro: -9%
• Oltre i 300.000 euro: -10%
Altre questioni
Gli eurodeputati chiedono il mantenimento del sistema dell’ammasso privato per i formaggi, il prolungamento sino al 2013/14 dell’attuale regime di aiuto comunitario ai produttori di barbabietola da zucchero e canna da zucchero, per gli Stati membri che hanno concesso l’aiuto alla ristrutturazione. Per quanto riguarda i limiti agli aiuti, se da un lato è stata accolta la proposta del relatore per quanto riguarda i pagamenti minimi (eliminazione del limite minimo dei 250 euro e introduzione di un “sistema di pagamento semplificato” sino a 500 euro), dall’altro non è passato alcun emendamento che mirava a reintrodurre il plafonamento degli aiuti.

(notizia del 7 novembre 2008)