26.03.09 Rilancio dell’economia europea


 

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foto finanziamentiIl dibattito in corso a Bruxelles sul cosiddetto “Rilancio economico” e l’ormai noto “pacchetto” da 5 miliardi di euro da destinare al settore energetico, allo sviluppo rurale e alle nuove sfide della PAC sono in continua evoluzione. Le questioni sul tavolo, ovvero Internet a banda larga, le nuove sfide come il cambiamento climatico, le energie rinnovabili, la gestione dell’acqua, la biodiversità, gli aiuti alla ristrutturazione del settore lattiero-caseario, hanno animato alcune delegazioni che sottolineano l’opportunità di non ridurre maggiormente la dotazione già condivisa.

In particolare, alcuni Stati membri hanno insistito per una maggiore flessibilità tra il finanziamento dell’Internet a banda larga nelle zone rurali e quello delle nuove sfide della PAC. Sul piano finanziario, la ripartizione potrebbe essere la seguente: 2,6 miliardi dal Bilancio 2009 e 2,4 miliardi dal Bilancio 2010.

Nel 2009, 600 milioni di euro andrebbero al capitolo sviluppo rurale provenienti dal margine sotto il tetto della Rubrica 2 “Gestione delle risorse naturali”, che nel 2009 dovrebbe essere di 3,5 miliardi di euro. I 2 miliardi di euro destinati ai progetti energetici proverrebbero invece da un aumento del limite massimo della Rubrica “Competitività” nel 2009, compensata da una diminuzione equivalente del limite massimo della Rubrica 2 per lo stesso anno. Il prossimo anno, i finanziamenti dovrebbero essere garantiti da un meccanismo di compensazione: in pratica, in occasione della conciliazione sul Bilancio 2010, il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione europea esamineranno tutte le risorse disponibili che possono servire a sbloccare la dotazione di 2,4 miliardi.
Si tratterà di trovare 1,9 miliardi per i progetti energetici e 500 milioni per i progetti di sviluppo rurale. Quest’ultimo importo dovrebbe in modo prioritario provenire dalla Rubrica 2 nel 2010 (in funzione dei margini che saranno allora disponibili). Qualora venissero a mancare i fondi, è evocata la possibilità di una ripartizione dei finanziamenti oltre 2009 e il 2010, ma soltanto fino al 2011.