12.10.2012 Scuola di ruralità, fenomeno veneto

 

Domani e domenica in regione “Fattorie Didattiche Aperte”. Centinaia le aziende, scuole di ruralità. L’analisi di Veneto Agricoltura: Vicenza traina le province “didattiche”. Il Registro delle fattorie didattiche e la Carta della Qualità. Percorsi tra tradizione, cultura e lavoro agricolo. La solidarietà con i terremotati emiliani.

 

In Veneto si insegna ruralità. Si aprono porte, finestre e stalle come da nessun’altra parte. Duecentotrentatre (su 2100 circa in Italia) le fattorie didattiche accreditate in Regione al 2012 (erano 53 nel 2003). L’analisi effettuata dagli esperti di Veneto Agricoltura sui dati regionali disponibili conferma il trend in crescita del numero delle aziende agricole in cui si fa scuola di animali e colture. Dato, quest’ultimo, certificato dall’adesione sempre maggiore a “Fattorie Didattiche Aperte” (155 aziende sulle 233 accreditate), in calendario domani e domenica.

Tra le Province, Vicenza è ancora leader, ma solo Treviso ha incrementato il numero delle fattorie didattiche (dal 2007). Rovigo e Belluno hanno avuto un andamento più incerto ed altalenante, mentre Padova e Verona, nell’ultimo anno, hanno registrato un calo di qualche unità. L’istituzione del Registro delle fattorie didattiche e la definizione della Carta della Qualità stabilisce criteri stringenti per poter essere riconosciute. Su tutti l’obbligatorietà di partecipare ai corsi di formazione per gli imprenditori agricoli e l’ottenimento di certificazioni di idoneità per i luoghi dell’attività. Anche per questo motivo le aziende, negli anni, hanno differenziato in maniera innovativa la propria offerta.

La maggior parte dei percorsi didattici tratta temi che riguardano l’attività agricola aziendale, ovvero le coltivazioni (31% del totale), l’allevamento (28%) oppure l’ambiente naturale in cui è inserita l’azienda (28%) e solo in percentuale minore affrontano percorsi sulla tradizione, la cultura e il lavoro agricolo (13%). Il 65% delle fattorie propone dei laboratori didattici in cui si utilizzano e manipolano i prodotti dell’azienda. Non mancano comunque i laboratori che impiegano materiali trovati nell’ambiente circostante all’azienda per realizzare manufatti tipici delle vecchie case contadine.

L’80% delle fattorie offre servizi e attività aggiuntive ai propri visitatori: si tratta principalmente di proposte rivolte a gruppi, adulti, famiglie, ad anziani o a diversamente abili; oppure attività turistiche (escursioni, passeggiate, visite guidate), sportive e ricreative (fitness, birdwatching, ecc.), culturali (spettacoli, mostre, musei sulla vita contadina…) o rivolte ancora ai bambini ma non in quanto studenti (asili in fattoria, settimane estive).

Il week end delle Fattorie Didattiche Aperte del Veneto, in programma per sabato e domenica prossimi, sarà inoltre, come voluto dalla Regione Veneto, un’occasione di solidarietà ai bambini e alle Fattorie Didattiche della provincia di Modena, la più colpita dal sisma di fine maggio.

Le visite sono gratuite ma vanno prenotate. Info: http://www.regione.veneto.it/Economia/Agricoltura+e+Foreste/Agroalimentare/Fattorie+didattiche/Cittadino/Giornata-aperta.htm

 

Ufficio Stampa