Bollettino Colture Erbacee n. 172 del 4 settembre 2013



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MAIS – MICOTOSSINE

Al fine di tarare nuovi modelli previsionali e di dare informazioni al settore in tempo utile‚ sono in corso campionamenti degli stimmi di mais per analisi micologiche in grado di valutare la presenza di specie fungine produttrici di micotossine. I primi dati relativi alle analisi eseguite dal Dipartimento TESAF su materiale derivante da semine fino a metà maggio‚ indicano per il mais NON IRRIGUO di zone con assenza di piogge significative in giugno – luglio‚ presenze significative sia di Fusarium spp. (fumonisine) sia di Aspergillus spp. (aflatossine). Ci sono quindi le condizioni anche quest’anno‚ purtroppo‚ per avere partite di mais con significativi contenuti di aflatossine (in condizioni di stress idrico e termico il mais è fortemente soggetto all’infezione da parte di specie di Aspergillus produttrici di queste micotossine).

Il rischio che alla raccolta la granella risulti sensibilmente contaminata da queste tossine potrebbe successivamente comportare‚ oltre ai problemi economici legati alla commercializzazione‚ la comparsa di problemi negli allevamenti, soprattutto in quelli da latte.

In tale situazione conviene‚ soprattutto‚ per i mais che hanno subito stress, in primis idrici‚ significativi‚ raccogliere il prima possibile‚ evitare di causare lesioni alla granella durante la trebbiatura (regolazioni della trebbia‚ velocità di trebbiatura…)‚ evitare soste prolungate tra raccolta ed essiccazione e spingere al massimo le operazioni di pulizia della granella.


Una consistente riduzione del rischio aflatossine può essere ottenuta raccogliendo la granella con umidità non inferiore al 22 – 24%. Si segnala che valori di umidità inferiori al 20% sono da considerarsi ad alto rischio‚ in quanto predispongono fortemente alla contaminazione della aflatossina‚ soprattutto in annate con andamento stagionale caldo e asciutto. È dunque preferibile effettuare trebbiature tempestive‚ anche se con qualche punto di umidità in più, per ridurre il tempo a disposizione dei funghi tossigeni per svilupparsi e accumulare tossine nella granella.

Oltre a ciò sarebbe opportuno preventivamente valutare i fattori di rischio della granella (in particolare la presenza dei fattori di stress durante il ciclo colturale) ed effettuare dei test di screening rapido per avere una idea sulla contaminazione del prodotto che si sta immagazzinando e quindi sulla più appropriata gestione delle partite. A questo proposito si raccomanda vivamente di prevedere già al conferimento del mais la separazione dei lotti presumibilmente più contaminati da quelli meno a rischio, creando almeno 2 o meglio 3‚ monti‚ distinti tra poco contaminato‚ mediamente contaminato‚ fortemente contaminato. Ci saranno progressivi aggiornamenti‚ anche per i mais a semina più tardiva‚ basati ancora sulle analisi delle sete e dei primi prelievi di granella.

 

Per richieste di chiarimento e ricevere i messaggi di allerta sul cellulare chiama il numero 0498293847 o scrivi a bollettino.erbacee@venetoagricoltura.org. Ulteriori informazioni sul sito di Veneto Agricoltura alla pagina dedicata al “Bollettino colture erbacee”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

 

   

 


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