Bollettino Colture Erbacee n. 197 del 11 marzo 2014



nuovo_bollettino

 


FRUMENTO ED ALTRI CEREALI AUTUNNO VERNINI

DIFESA INTEGRATA DALLE MALATTIE FUNGINE

Come nel 2013 sono stati attivati i modelli previsionali messi a punto da HORTA. Allo stato non si manifestano necessità di difesa in nessuna zona. Aggiornamenti in continuo.

DIFESA INTEGRATA DALLE MALERBE

È l’ora di monitorare l’infestazione

All’uscita dall’inverno è necessario monitorare il grado l’infestazione quanti-qualitativa presente nei campi di grano e dei cereali minori (orzo ecc.). La tecnica resta la stessa nel grano, nell’orzo e nei cereali minori.

Si deve camminare velocemente di traverso agli appezzamenti con un taccuino in mano segnando le specie riscontrate: alla fine di ogni appezzamento si attribuirà un valore ad ogni specie con un giudizio da 1 a 5, con 5 = infestazione molto alta. A sera a tavolino si potrà fare una sintesi della situazione e ciò permetterà di isolare gli appezzamenti con infestazione scarsa che non sarà necessario diserbare, quelli con infestazione molto alta che saranno certamente da diserbare e quelli intermedi che dovranno essere seguiti con più attenzione.

Da questo monitoraggio avremmo anche gli elementi per impostare il diserbo chimico con soli prodotti attivi contro le dicotiledoni, o con quelli efficaci contro le graminacee o con prodotti ad azione mista. Fortunatamente la farmacopea per il diserbo in postemergenza del grano è ampia.

Per il momento le temperature sono ancora piuttosto basse con forti scarti termici tra il giorno e la notte per cui non è opportuno intervenire soprattutto se i seminativi sono sofferenti per i ristagni di fine autunno e per il freddo per evitare possibili effetti fitotossici sulla coltura dei diserbi applicati.

In ogni caso appena la temperatura si stabilizzerà sopra 6-8 °C bisognerà intervenire con i prodotti selezionati sulla base dell’infestazione rilevata in campo.

Al momento le malerbe presenti sono quelle che afferiscono al gruppo delle autunnali strette Arabidopsis thaliana, Cardamine hirsuta, Cerastium glomeratum, Galium aparine, a quello delle indifferenti: Stellaria media, Senecio vulgaris, Poa annua, Veronica persica, Sonchus oleraceus, Capsella bursa-pastoris, Matricaria chamomilla, e a quello delle specie invernali come Papaver sp e Veronica hederifolia.

Soprattutto nei terreni più pesanti si notano già dei grandi cuscinetti di Stellaria media particolarmente pericolosi.

Particolare attenzione bisognerà prestare negli appezzamenti con investimento ridotto a causa dei ristagni: in questi casi il diserbo ha una vera e propria funzione preventiva, riducendo fortemente la disseminazione delle malerbe presenti nelle aree con scarso o nullo investimento della coltura.

Per quanto riguarda i terreni condotti in assenza di lavorazioni (agricoltura conservativa), la tecnica di scouting è la stessa. Merita tuttavia ricordare alcune attenzioni specifiche:

  • individuare e segnare sulla mappa la presenza di eventuali macchie di malerbe perennanti (es. Tussilago farfara, Agropyron repens, Equisetum spp.), in modo da tenerle sotto controllo ed eventualmente, nei periodi di intercoltura pur in presenza di cover crop presente, intervenire in maniera mirata con finalità di bonifica.
  • valutare con attenzione la progressione delle piante perennanti dalle scoline verso il centro dell’appezzamento (es. arundo, tifa, sanguinella, dulcamara…)
  • solitamente alcune malerbe come le autunnali strette (Cardamine hirsuta,Galium aparine, …) ed alcune indifferenti (Capsella bursa pastoris, Stellaria media, …) nei terreni non lavorati all’uscita dall’inverno sono più sviluppate per cui è in detti terreni che bisogna dare precedenza alle operazioni di monitoraggio e poi di intervento.

Per non danneggiare la coltura è bene utilizzare la dose più bassa nell’ambito della forcella di dosi consigliate in etichetta perché 1) i terreni sono molto umidi e anche i prodotti a prevalente assorbimento fogliare possono essere in parte assorbiti dalle radici, 2) le cuticole fogliari per l’andamento climatico mite hanno una minore presenza di cere e ciò favorisce una più rapida penetrazione degli erbicidi con possibile riduzione della selettività. Resta inteso che se le infestanti sono molto sviluppate, come potrebbe accadere nei terreni seminati su sodo, la scelta della dose deve essere più attenta e considerare sia la selettività che l’efficacia.

 

Per richieste di chiarimento e ricevere i messaggi di allerta sul cellulare chiama il numero 0498293847 o scrivi a bollettino.erbacee@venetoagricoltura.org. Ulteriori informazioni sul sito di Veneto Agricoltura alla pagina dedicata al “Bollettino colture erbacee”.

111aa