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BIONET – Rete regionale della biodiversità
mercoledì 28 gennaio 2015
PRATERIE SEMINATURALI RICCHE DI SPECIE NELLA PIANURA VENETA
Le pratiche agricole tradizionali hanno creato nel corso dei secoli un’ampia diversità di habitat idonei a ospitare comunità ad elevata biodiversità animale e vegetale. I cambiamenti avvenuti negli ultimi 50 anni con l’affermarsi dell’agricoltura intensiva, l’abbandono di superfici agricole marginali e l’urbanizzazione hanno determinato la perdita di molte delle caratteristiche di quegli habitat e la conseguente riduzione degli organismi ad essi associati. Se negli ambienti collinari e montani molte aree sono sfuggite all’antropizzazione a causa di condizioni stazionali sfavorevoli, in pianura queste superfici sono ormai poco frequenti e ancora meno lo sono quelle che presentano oggi una vegetazione ad elevata naturalità. Con riferimento alle praterie seminaturali ricche di specie di origine agricola, il progetto BIONET ha scelto di avviare un approfondito lavoro di conservazione e caratterizzazione delle superfici ancora esistenti nella pianura veneta che possa costituire la base per il loro futuro mantenimento. Il Progetto si è basato su una doppia azione di protezione della biodiversità, da una parte la conservazione delle praterie seminaturali ancora esistenti cercando di stimolare una politica ambientale adeguata, dall’altra la realizzazione di nuove praterie su superfici che per vari motivi ne siano state private. La ricostituzione di praterie ad elevata biodiversità avviene attraverso l’utilizzo di seme di specie spontanee di provenienza locale e consente in questo modo di coniugare la biodiversità con la sostenibilità. Infatti, l’impiego di materiale di propagazione autoctono soddisfa le esigenze di uso sostenibile delle risorse naturali, di continuità paesaggistica campagna-città e dall’altro favorisce la conservazione della biodiversità floristica e faunistica. Oltre alla limitata diffusione delle conoscenze riguardanti le tecniche di impianto delle praterie seminaturali, in pianura, l’ostacolo più importante all’impiego di materiale di propagazione nativo è la scarsa conoscenza della distribuzione territoriale di questi tipi di vegetazioni. Il superamento di questi due ostacoli è stata la finalità principale degli interventi realizzati nell’ambito di Bionet il quale si è proposto anche di valorizzare sotto l’aspetto economico il contenuto di biodiversità di queste praterie secondo modalità che possano favorirne il mantenimento anche in assenza di contributi finanziari di carattere pubblico.
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Per informazioni e approfondimenti: Maurizio Arduin coordinatore del Programma
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