Monte Baldo-VR, scrigno botanico sempre piu’ ricco

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Monte Baldo-VR, scrigno botanico sempre piu’ ricco

Photo by Modestas Urbonas, CC0 License

Veneto Agricoltura, con il suo Centro Forestale di Verona, ha concluso due progetti finalizzati alla valorizzazione del ricco patrimonio botanico del Monte Baldo. Sistemati numerosi sentieri, aree di interesse naturalistico e Malga Zocchi, destinata a Centro di educazione naturalistica.

La ricchezza del patrimonio botanico del Monte Baldo é ampiamente riconosciuta. Proprio per questo la sua valorizzazione rappresenta, per le autorità incaricate alla sua gestione, un obiettivo primario. In questo quadro, Veneto Agricoltura, tramite il Centro Forestale di Verona, ha concluso due progetti che consentiranno ai tanti appassionati che frequentano il Monte Baldo di apprezzare ancor più il vasto patrimonio botanico che qui si conserva.

Nello specifico, Veneto Agricoltura ha effettuato una serie di interventi nelle località di Malga Zocchi e Valfredda e sistemato alcuni sentieri del CAI (n. 51, 52, 64, 655, 656 e 662) che interessano i Comuni di Caprino Veronese, Ferrara di Monte Baldo e San Zeno di Montagna. La rete di sentieri messa a punto consentirà di incentivare ulteriormente il turismo naturalistico e culturale dell’area. Gli escursionisti potranno infatti attraversare più agevolmente il territorio raggiungendo delle aree particolarmente importanti per le valenze ambientali e floristiche presenti. Sarà così possibile scoprire delle porzioni di territorio purtroppo poco frequentate per mancanza di informazioni e servizi. Per sopperire a questa carenza, grazie ai due progetti realizzati, Veneto Agricoltura ha installato un’adeguata cartellonistica progettata da esperti botanici, mentre le bacheche di supporto sono state realizzate dalla falegnameria del Centro Forestale del Cansiglio dell’Azienda regionale.

Altrettanto importante, è stato l’intervento che ha riguardato la sistemazione esterna dell’area di Malga Zocchi. In pratica, tra i vari interventi, è stata realizzata un’area didattica all’aperto mediante la posa di panche in larice proveniente da tagli di legname di aree forestali gestite da Veneto Agricoltura. Inoltre, per aumentare la biodiversità dell’area, in una vicina pozza d’alpeggio sono stati eseguiti degli interventi di scavo per creare una zona ad allagamento graduale adatta alla vita di più specie acquatiche. E’ interessante sottolineare che le piantine utilizzate sono state raccolte e poi riprodotte dal Centro biodiversità vegetale e fuori foresta di Veneto Agricoltura.

Tornando a Malga Zocchi, il progetto realizzato dall’Azienda regionale ha previsto il recupero del fabbricato, che si trova in un’area (a 1300 m s.l.m.) di grande interesse naturalistico e proprio per questo destinata a Centro multifunzionale in grado di soddisfare, grazie al ricco allestimento didattico interno realizzato, studiosi, appassionati e semplici escursionisti che in questa struttura troveranno un fondamentale punto di riferimento.

Il C. Ufficio Stampa