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LA DIFESA INTEGRATA A PUNTATE PRINCIPI E APPLICAZIONI PRATICHE PER LE COLTURE ERBACEE NEMATOCIDI-FUNGICIDI/PARASSITI DEL TERRENO/DIVERSE COLTURE
I parassiti legati al suolo come nematodi e funghi possono diventare, in specifiche condizioni, importanti fattori limitanti la produttività e particolarmente difficoltosi da controllare, considerato anche quanto sia limitata la conoscenza concreta sull’utilizzo delle tecniche di difesa.
Come controllare i parassiti legati al suolo (funghi e nematodi) nelle specie orticole e seminativi e come migliorare le sinergie tra diverse combinazioni di piante e sistemi colturali?
Anche per queste malattie la Difesa Integrata prevede due fasi. A) INDIVIDUAZIONE AREE CON POPOLAZIONI SOPRA E SOTTO LA SOGLIA DI DANNO: VALUTAZIONE RISCHIO, MONITORAGGIO, CONFRONTO CON LE SOGLIE DI DANNO
Particolarmente a rischio sono le zone litoranee del Veneto, caratterizzate da terreni generalmente sabbiosi e da “stretti” avvicendamenti, dove l’incidenza dei nematodi del genere Meloidogyne e Heterodera è più elevata. Anche se sono stati registrati casi di danni significativi di nematodi su una coltura molto diffusa come la soia, le colture maggiormente a rischio sono quella della carota (coltivata per oltre 2000 ha nel litorale veneto-emiliano) e quella del radicchio (con oltre 8000 ha solo nel Veneto), in modo particolare nella zona costiera, per le strette rotazioni ed i terreni per lo più sabbiosi. Nell’entroterra con terreni più a medio impasto e in successione a frumento gli attacchi di nematodi si verificano più raramente. Per quanto riguarda le orticole in serra, le colture che presentano più frequentemente problemi sono: melone, zucchino, cetriolo, lattuga e solanacee; soprattutto dove si avvicendano in stretta successione due famiglie di ortaggi, entrambe suscettibili, cucurbitacee e solanacee.
Individuati gli appezzamenti con fattori di rischio, è possibile procedere in questi con dei campionamenti (abbastanza onerosi in termini di tempo): si veda per i dettagli il bollettino 12/2016.
B) VALUTAZIONE DELLA DISPONIBILITÁ DI SOLUZIONI AGRONOMICHE, BIOLOGICHE, FISICHE O COMUNQUE NON CHIMICHE PER SOSTITUIRE IL TRATTAMENTO CHIMICO OVE NECESSARIO INTERVENIRE
Le potenziali strategie di difesa “non chimica” si possono raggruppare in diverse categorie: • Tecniche agronomiche – Avvicendamento: con interruzione della specie considerata variabile a seconda della malattia e del livello di infestazione; – Innesto erbaceo (diffuso soprattutto per Solanacee e Cucurbitacee); – Sovesci con piante trappola ( Raphanus sativus, Eruca sativa, Sinapis alba) attrattivi verso i nematodi, che non riescono a completare il ciclo; ciclo colturale 40-60 gg; – Sovesci ad azione biofumigante ( Brassica juncea, Eruca sativa) ad elevato contenuto in glucosinolati, che una volta trinciati producono isotiocianati, sostanze volatili con effetto disinfestante nel suolo; – Aumento in generale del livello di sostanza del terreno; – Coltivazioni fuori suolo o idroponiche. • Mezzi fisici – Solarizzazione – surriscaldamento del terreno per un periodo di 30-50 gg, applicabile solo in estate, nei mesi di luglio-agosto con stesura di polietilene in serra, previo inumidimento del terreno (efficace solo nei primi 10-15 cm di terreno); – Surriscaldamento del terreno – con vapore a 100°C per pochi minuti, costi elevati, giustificabile solo da colture ad alto reddito, IV gamma. – Allagamento (Flooding) – può provocare l’asfissia e morte dei nematodi liberi nel suolo, il danneggiamento delle uova e la schiusura delle cisti. • Trattamenti biologici pre-impianto o con coltura in atto – Nematocidi biologici/naturali ( estratti di aglio: da incorporare nel suolo alla semina o trapianto; Azadiractina A: non più autorizzata in fertirrigazione ma solo per controllo degli insetti; pellet di farine disoleate di semi di Brassica carinata: liberano isotiocianati); – Biostimolanti e prodotti a base di miscugli di vari microrganismi.
Per i dettagli si veda bollettino 13/2016.
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In ottemperanza a quanto previsto dalla normativa per la Difesa Integrata obbligatoria, ed anche volontaria, il Bollettino Colture Erbacee (BCE) fornisce i seguenti collegamenti a prodotti ARPAV: • le previsioni meteorologiche • il bollettino Agrometeoinforma • i dati meteorologici della rete ARPAV in diretta di ieri degli ultimi 60 giorni degli ultimi anni
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