28.04.2017 OLIO DI PALMA: RIDURRE LE IMPORTAZIONI E IL SUO USO NEI BIOCARBURANTI


L’Europarlamento
sostiene che l’UE dovrebbe introdurre un sistema di certificazione unico per
l’olio di palma che entra nel mercato europeo ed eliminare progressivamente
l’utilizzo di oli vegetali entro il 2020.

Il
Parlamento europeo chiede un dibattito aperto in tema di produzione di olio di
palma con l’obiettivo di contrastare l’impatto non sostenibile di tale
produzione che porta alla deforestazione e al degrado dell’habitat, in
particolare nel sud-est asiatico. E’ la prima volta che l’Europarlamento
presenta una sua relazione sull’argomento e chiede alla Commissione di trovare
la via per sostenerla. “Non possiamo – si legge nel documento – ignorare il
problema della deforestazione, che minaccia l’accordo globale COP21 sui
cambiamenti climatici e gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni
Unite. Nello specifico, i deputati hanno fatto notare che il 46% dell’olio di
palma importato dall’UE è utilizzato per produrre biocarburanti che richiedono
l’uso di circa un milione di ettari di suolo tropicale. Per questo hanno chiesto
alla Commissione di prendere misure per eliminare progressivamente l’uso di oli
vegetali, incluso l’olio di palma, usati come componente dei biocarburanti che
sono causa di deforestazione, possibilmente entro il 2020.

Uno
schema unico di certificazione
– I
deputati hanno evidenziato l’esistenza di diversi schemi, su base volontaria,
per promuovere la coltivazione sostenibile dell’olio di palma. Per questo
chiedono un sistema unico di certificazione per garantire che solo l’olio di
palma sostenibile entri nel mercato UE. Chiedono, inoltre, di introdurre
criteri di sostenibilità per l’olio di palma e per i prodotti che lo contengono
che entrano nel mercato UE. La Commissione dovrebbe pertanto migliorare la
tracciabilità dell’olio di palma importato nell’UE e dovrebbe considerare
l’applicazione di differenti dazi che riflettano accuratamente i costi reali,
almeno finché non verrà applicato lo schema unico di certificazione. La
Relazione dell’Europarlamento evidenzia inoltre che gran parte della produzione
globale di olio di palma viola i diritti fondamentali dell’uomo e gli adeguati
standard sociali. Il lavoro minorile è frequentemente utilizzato e sono
presenti diversi conflitti per l’uso della terra tra comunità locali, autoctone
e i possessori delle concessioni legate all’olio di palma.

L’olio
di palma in Italia
– Secondo Coldiretti, negli ultimi dieci anni le
importazioni in Italia di olio di palma sono triplicate (+212%) e nel 2015
hanno raggiunto il quantitativo di oltre 1,6 miliardi di chili. L’Organizzazione
agricola evidenzia comunque che per la prima volta c’è stato un calo del 10%
nei primi sette mesi del 2016 rispetto all’anno precedente.