A ROSÀ-TEZZE SUL BRENTA (VI) TRINCEE DRENANTI PER LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO
Le “AFI”, aree forestali di infiltrazione realizzate da Veneto Agricoltura, d’intesa con il Consorzio di Bonifica Brenta, contribuiscono a riqualificare l'area del Bosco "Prese". Molteplici i benefici.
Autore Veneto Agricoltura 09/11/2020 NotizieSi moltiplicano gli interventi di carattere ambientale realizzati da Veneto Agricoltura con lo scopo di portare dei benefici diretti alle aree interessate ma anche per migliorare il paesaggio sotto il profilo estetico. Un esempio concreto viene dal progetto elaborato dai tecnici dell’Agenzia regionale, d’intesa con il Consorzio di Bonifica Brenta, che ha visto la realizzazione di una serie di interventi idraulico-forestali in un’area boscata di proprietà del Comune di Rosà (Vi).
L’area in questione è il Bosco “Prese”, un’estensione di circa 18 ettari posta appena al di fuori del limite sud del territorio comunale di Rosà, ricadente però nel Comune di Tezze sul Brenta, acquistata qualche anno fa dall’Amministrazione comunale di Rosà per realizzare un impianto per la produzione di bio-massa.
L’intervento di Veneto Agricoltura ha previsto la creazione, all’interno dell’area boscata, di un’Area Forestale di Infiltrazione (AFI), utile sia per la mitigazione del rischio idraulico che per attuare un processo di ricarica artificiale delle falde durante il periodo extra irriguo. In pratica, sono stati eliminati alcuni filari costituiti da piante arboree, ormai adulte e diventate troppo dense, e create delle trincee drenanti parallele ai filari rilasciati in cui viene immessa acqua nelle stagioni di abbondanza idrica.
Il bosco, viene così irrigato tramite il bocchetto “Campagnaro”, derivato dalla roggia Michiela, con una portata idrica di circa 150 litri/sec.
Grazie agli interventi eseguiti, l’area del Bosco “Prese” presenta ora un aspetto esteticamente gradevole, oltre che essere funzionale sotto il profilo della sicurezza idraulica, di ricarica della falda, di mitigazione di fronte ad eventuali bombe d’acqua, purtroppo sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici. A queste funzioni si sommano quelle, altrettanto importanti, di natura estetico-ricreativa, di aumento della biodiversità, di produzione di legname da lavoro e di rifugio per l’avifauna.