30.11.2011 Natura 2000


Si allunga la lista delle zone naturali protette dell’Unione Europea

La Rete delle zone protette dell’UE “Natura 2000”, è stata ampliata di circa ben 18.800 chilometri quadrati, e molte tra le nuove zone inserite sono sul territorio italiano. 17.000 di questi chilometri quadrati interessano aree marine e le specie protette che le abitano. La Rete, che copre quasi il 18% della massa continentale dell’UE, oltre 145.000 km² di mari e oceani, garantisce la sopravvivenza di circa 26.000 habitat preziosi. Il 90% della superficie aggiunta alla Rete è costituita da siti marini (17.000 km²), situati soprattutto nel Regno Unito, ma anche in Francia, Belgio, Grecia, Cipro e Italia. Nel nostro Paese sono stati aggiunti 871 km² in centinaia di nuovi siti. Le estensioni maggiori riguardano la regione delle Alpi (+26 km²), l’area continentale (+185 km²) e le regioni  del Mediterraneo (+660 km²). I nuovi siti marini garantiranno un rifugio essenziale a molte tra le specie europee più rare e a rischio. Le zone dell’Oceano Atlantico comprendono nove barriere coralline di acqua fredda di importanza fondamentale per la biodiversità, popolate da coralli, ragni di mare e numerose specie tuttora prive di nome. Nel Mediterraneo i nuovi siti permetteranno di migliorare la protezione di specie come la tartaruga verde Chelonia mydas, la tartaruga marina comune Caretta Caretta e la foca monaca del Mediterraneo Monachus monachus, che svolgono un ruolo fondamentale negli ecosistemi in cui vivono. Le decisioni della Commissione costituiscono un passo importante verso il completamento della Rete Natura 2000 entro il 2012 e consentiranno di migliorare la protezione di una serie di preziosi habitat terrestri, tra cui le torbiere lituane, le pianure saline ungheresi e le praterie calcaree ricche di varie specie in Italia e a Cipro.

Stop alla perdita di biodiversità
Attività come l’agricoltura, il turismo, la selvicoltura e le attività ricreative possono continuare a svolgersi a condizione che siano sostenibili e in armonia con l’ambiente. L’obiettivo principale della Rete è quello di porre fine alla perdita di biodiversità entro il 2020. Sono gli Stati membri dell’UE che selezionano i propri siti, ufficialmente riconosciuti dalla Commissione come “Siti di importanza comunitaria”, e dispongono di sei anni per applicare le misure di gestione necessarie. Le zone protette sono varie e rispecchiano la biodiversità dell’UE, minacciata costantemente dalle attività umane. A questo proposito, Janez Potočnik, Commissario europeo per l’Ambiente, ricorda che “Natura 2000 costituisce uno degli strumenti più efficaci di cui l’UE dispone per contrastare la perdita di biodiversità. La rete svolge un ruolo fondamentale nella nostra strategia per proteggere il patrimonio naturale. Mi compiaccio in modo particolare dell’ampliamento della rete nelle aree marine, in quanto la protezione di questo ambiente non è mai stata tanto importante”.