14.03.2012 Prezzi dei cereali in risalita nei primi due mesi del 2012

 

I primi due mesi del 2012 si sono caratterizzati per una ripresa dei listini delle principali commodities agricole (mais, frumento e soia). Nonostante questo positivo andamento, sui mercati permane una tendenza di fondo di tipo ribassista delle quotazioni, sia a livello internazionale che locale. Le intenzioni di semina per la nuova annata agraria 2012, raccolte presso gli operatori locali, indicano un recupero degli investimenti a frumento tenero in Veneto, a scapito degli altri cereali autunno-vernini, mentre mais e soia dovrebbero confermare le superfici del 2011, con tutt’al più minime variazioni in aumento o diminuzione.

Questi gli spunti più interessanti dell’ultimo numero (n. 42 – Febbraio 2012) della newsletter “I mercati del frumento, del mais e della soia” pubblicata sul sito internet di Veneto Agricoltura (per scaricare la newsletter in formato pdf clicca qui.)

Per quanto riguarda l’andamento dei mercati futures delle principali commodities agricole quotati alla borsa merci di Chicago, la ripresa delle quotazioni che ha interessato frumento e mais è stata, come avevamo affermato anche nell’ultimo numero della newsletter del dicembre scorso, un fisiologico ritracciamento dopo il rally al ribasso che aveva caratterizzato i mesi precedenti.

Tuttavia, dall’analisi tecnica effettuata, che ha tenuto conto delle ultime sedute di contrattazione di febbraio, la situazione non è ancora così chiaramente positiva, e non ci sono segnali tali da supporre di essere all’inizio di un nuovo trend ascendente dei prezzi.

L’analisi dei fondamentali di mercato, conferma questa tendenza di fondo al ribasso: considerate le buone disponibilità di prodotto e le elevate scorte finali previste nella campagna commerciale 2011/12 attualmente in corso. Tutto lascia prevedere che i prezzi possano al massimo continuare in un slittamento orizzontale per i prossimi mesi, mentre sembra meno probabile un loro consistente aumento rispetto ai livelli attuali.

Rispetto al mais e al frumento, invece, la ripresa dei prezzi della soia è stata accompagnata dalle preoccupazioni che derivano dalle pessime previsioni per i prossimi raccolti sudamericani, che stanno creando tensioni sui mercati. Il gap negativo attualmente esistente tra consumi e produzione stimata per la campagna e le scorte finali, previste in calo, contribuiscono a sostenere i listini, che hanno fatto segnare il maggior recupero in termini percentuali negli ultimi due mesi rispetto alle altre commodities agricole (+18%, rispetto al +14% circa del frumento e al +12% del mais). E anche per il prossimo breve-medio periodo, l’andamento del future di tale coltura sembra essere quello che con maggior probabilità potrà continuare ad aumentare ulteriormente i prezzi.

A livello locale, l’andamento di mercato nelle principali piazze di contrattazione nazionale riflette in maniera abbastanza fedele quanto avviene a livello internazionale: i prezzi registrati alla borsa merci di Padova sembrano essersi consolidati su livelli di 200-220 euro/t per il frumento (-25% circa rispetto al 2011), circa 200 euro/t per il mais (-17%) e 400 euro/t per la soia (-6% nei primi due mesi del 2012 rispetto all’anno precedente).

Per quanto riguarda la prossima annata agraria 2012 nella regione Veneto, le prime indicazioni raccolte presso gli operatori locali sulle intenzioni di semina evidenziano un crollo significativo delle superfici investite a frumento duro e orzo: per il primo si stima addirittura un calo superiore al 50%, mentre per quanto riguarda l’orzo, la flessione dovrebbe attestarsi ad una percentuale di circa il 30% in meno; entrambi dovrebbero perciò scendere al di sotto dei 5.000 ettari coltivati. A beneficiarne sarà il frumento tenero, per il quale è possibile prevedere un aumento nell’ordine del +10/15% delle superfici coltivate, che dovrebbero attestarsi a circa 95.000 ettari, sui livelli registrati nel 2009. Per quanto riguarda le colture a semina primaverile, si prevedono in crescita le superfici coltivate a barbabietola da zucchero, per le quali si stimano maggiori investimenti per circa 5.000 ettari, fino a sfiorare i 15.000 ettari complessivi. Mais e soia dovrebbero invece confermare le superfici coltivate nel 2011 (rispettivamente pari a circa 245.000 ettari per il mais granella e 77.000 ettari per la soia), con la possibilità di minime variazioni comprese in un range di +5/-5% rispetto al dato dell’anno precedente.

 

figura prezzi mais BM Padova

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