DOPO LO SPAVENTO, VIGNETO VENETO IN RECUPERO

Il prolungato periodo di bel tempo, iniziato a giugno e tutt’ora in corso, ha dato una sterzata alle condizioni del vigneto veneto. Attualmente lo stato sanitario delle uve appare buono come pure le aspettative vendemmiali. Tutti i dati previsionali saranno presentati il 27 agosto nell’ormai “storico” appuntamento di Veneto Agricoltura, Regione, AVEPA, ARPAV, CREA-VE, con le Regioni del Nord EST. Sotto la lente la vendemmia nel Triveneto, nelle principali regioni viticole italiane, in Francia e Spagna. Appuntamento imperdibile per gli operatori del settore.

Bisognerà attendere il 27 agosto per avere il quadro preciso della vendemmia 2019, ma intanto va detto che le grandi preoccupazioni che nello scorso maggio (uno dei mesi più freddi e piovosi della storia) avevano agitato il sonno dei viticoltori veneti si sono fortunatamente trasformate in buone aspettative di raccolta.

Le alte temperature che ormai da un paio di settimane stanno caratterizzando questo inizio estate hanno infatti allontanato gli spettri della peronospora, uno dei principali nemici della vite, e di altre malattie fungine. Casomai ora, con queste giornate così calde, bisognerà tenere a bada l’oidio, che ancora per qualche giorno potrebbe creare dei grattacapi ai viticoltori. Inoltre, in questa fase cruciale per il vigneto è importante prestare grande attenzione all’apporto idrico, che dovrà risultare equilibrato al fine di evitare pericolosi stress alle piante. Sul rischio grandine, invece, non resta che incrociare le dita, sapendo purtroppo che il clima caldo-umido porta con sé spesso intensi fenomeni grandinigeni, com’é accaduto nei giorni scorsi in diverse aree del Veneto.

Sotto il profilo vegetativo, il vigneto veneto mostra di avere in gran parte recuperato il grave ritardo accumulato in primavera; mentre l’annata, vista l’ottima fertilità delle piante, si annuncia interessante sotto il profilo quantitativo. Forse il Pinot Grigio in alcune aree si presenta un po’ più scarso rispetto alle precedenti annate, mentre la Glera (Prosecco) e la gran parte delle altre varietà dovrebbero rispettare le quantità di produzione previste dai disciplinari.

Come accennato, per avere il quadro preciso della prossima vendemmia bisognerà però attende il 27 agosto, quando a Legnaro-Pd si terrà l’ormai “storico” (45^ edizione) focus promosso da Veneto Agricoltura, con Regione, AVEPA, ARPAV, CREA-VE dedicato alle previsioni vendemmiali nel Veneto, nel restante Nord-Est, nelle altre principali regioni viticole italiane (Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Puglia, Sicilia), nonché in Francia e Spagna. L’appuntamento, il secondo del Trittico Vitivinicolo Veneto 2019, rivolto a viticoltori, operatori e tecnici del settore, si svolgerà alle ore 9,30 presso la sede di Veneto Agricoltura e come sempre vedrà la collaborazione delle Province Autonome di Trento e Bolzano, della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia e di altre Istituzioni regionali e nazionali.