CEREGNANO (RO): SI PROVA LA PAULOWNIA

Veneto Agricoltura sta realizzando nella propria Azienda “Sasse Rami” di Ceregnano (Ro) un impianto sperimentale di comparazione di Paulownia, una pianta che arriva da lontano ma che potrebbe riservare interessanti prospettive anche nel Veneto. A confronto ben sei cloni; messe a dimora 230 piante. Il progetto è realizzato in collaborazione con il  CNR - Istituto per la BioEconomia di Sesto Fiorentino (FI).

E’ in corso presso l’Azienda pilota e dimostrativa “Sasse Rami” di Veneto Agricoltura a Ceregnano (RO) la realizzazione di un campo di comparazione tra sei diversi cloni di Paulownia, pianta che compare in Europa agli inizi del 1800, importata dalla Compagnia delle Indie Orientali. Il genere, coltivato da oltre 2600 anni, ha iniziato a suscitare forti interessi a partire dagli anni ’70 del secolo scorso, quando gli agricoltori cinesi iniziarono ad utilizzare gli alberi di Paulownia per diversi scopi. Al legno di questa pianta si riconoscono caratteristiche tecnologiche molto interessanti. Esso infattti si presenta leggero, non si deforma, ha ritiri dimensionali molto limitati, buona resistenza meccanica, risultando così semplice da lavorare. Il suo utilizzo è finalizzato alla produzione di travi, mobili e oggetti d’arredo, compensato e pannelli per l’isolamento. La Paulownia, che in primavera produce fiori profumatissimi di colore bianco o lilla, si è diffuso anche in Italia attorno alla metà del secolo scorso.

E’ in questo quadro che si inserisce il progetto di Veneto Agricoltura che punta a valutare le capacità di adattamento della Paulownia alle condizione pedo-climatiche del sito individuato a Ceregnano. I tecnici dell’Agenzia regionale intendono così valutare le performance produttive qualitative e di resistenza ai patogeni dei diversi cloni di Paulownia sotto esame in ambiente agricolo, nonché mettere a punto delle tecniche di coltivazione e di gestione degli impianti partendo da un attento lavoro di raccolta, elaborazione ed analisi di dati.

Tutte le operazioni previste dal progetto sono svolte in collaborazione con il CNR – Istituto per la BioEconomia di Sesto Fiorentino (FI) che, per l’impianto di Ceregnamo, ha prodotto i tre cloni di provenienza cinese, oggetto della sperimentazione, e con la ditta Roana Cereali di S. Apollinare (RO), che sta curando la messa a dimora delle giovani piantine e la loro fertirrigazione con un impianto di alimentazione mobile, oltre ad aver fornito uno dei sei cloni utilizzati.

Il nuovo impianto si estende su una porzione rettangolare di terreno dell’Azienda “Sasse Rami” di circa 0,6 ettari il cui dispositivo sperimentale utilizzato prevede l’adozione di uno schema costituito da tre blocchi randomizzati ognuno dei quali suddiviso in sei parcelle di tre piante per tre per un totale di nove piante per ciascun clone di Paulownia, ripetute tre volte nei blocchi per un totale complessivo di 162 piante. A margine della piantagione sono stati messi a dimora ulteriori 58 piante aventi la sola  funzione di annullamento dell’effetto margine sulle piante presenti nelle parcelle. Il sesto d’impianto prevede uno schema a file distanziate tra loro di 4 metri e 5 metri tra le piante sulla stessa fila. In totale risultano 11 file (9 + 2 di bordatura).

Finora sono stati messi a dimora cinque cloni con pacciamatura in telo biodegradabile; nei prossimi giorni l’impianto sarà completato con il sesto clone proveniente dalla Spagna con un trasporto refrigerato.