“JEAN GIONO”, UN PREMIO A CHI FA RINASCERE I BOSCHI

Seconda edizione del Premio “Jean Giono – L’uomo che piantava gli alberi” di Veneto Agricoltura, quattro riconoscimenti (1000 alberi in tutto) per chi ha operato concretamente alla valorizzazione del patrimonio boschivo. Candidature entro il 2 settembre pv. Consegna dei Premi il 13 settembre. Difesa del germoplasma.

2^ edizione quest’anno del Premio “Jean Giono – l’uomo che piantava gli alberi”, iniziativa di Veneto Agricoltura che prevede l’assegnazione di complessive 1.000 piante a personalità che si sono contraddistinte nell’opera di promozione, ma soprattutto di realizzazione, di alberature che abbiano generato un significativo miglioramento per l’ambiente e il paesaggio nel territorio italiano.

Più in dettaglio, il Premio consiste nell’assegnazione di 250 piante di alberi/arbusti prodotti dal Centro di Veneto Agricoltura per la Biodiversità Vegetale e Fuori Foresta di Montecchio Precalcino (Vi) al vincitore di ciascuna delle quattro categorie previste dal regolamento del Concorso:

1) agricoltore, conduttore di fondo agricolo;

2) tecnico, agronomo-forestale, ricercatore;

3) rappresentante di Amministrazione locale (Amministratore, Sindaco/Assessore comunale, tecnico ente locale);

4) volontario (rappresentante del mondo dell’associazionismo).

I vincitori dovranno destinare le piante assegnate alla realizzazione di un nuovo impianto arboreo/arbustivo o all’integrazione di un impianto preesistente.

Il Concorso indetto dall’Agenzia regionale è intitolato allo scrittore francese Jean Giono (1895-1970), autore del libro “L’uomo che piantava gli alberi”, che narra le vicende di uno schivo antieroe che negli anni che precedono la Prima Guerra Mondiale dà avvio ad una lunga e silenziosa quanto straordinaria opera di rimboschimento delle spoglie pendici dei monti della Provenza nella Francia meridionale, ridando così vita alla terra e alle comunità del luogo.

La kermesse finale del Premio “Jean Giono 2020”, con la consegna dei riconoscimenti ai vincitori, si terrà domenica 13 settembre (ore 11:00) a Longarone (Bl) in occasione del Festival delle Foreste in programma contemporaneamente a Longarone e in Cansiglio nei giorni 11-12-13 e poi 19-20 settembre prossimo.

Nelle prossime settimane Veneto Agricoltura valuterà le candidature che dovranno essere inviate entro le ore 12.00 del 2 settembre: la quale ricorda che la candidatura può essere espressa da qualsiasi soggetto fisico o giuridico inviando a info@venetoagricoltura.org la scheda di partecipazione che può essere scaricata da: https://www.venetoagricoltura.org/2020/07/bandi-e-selezioni/premio-jean-giono-luomo-che-piantava-gli-alberi-edizione-2020/

Le candidature possono essere espresse da un qualsiasi soggetto fisico o giuridico ma devono in ogni caso individuare come candidata/o una persona fisica e non un soggetto associativo/collettivo. Sono ammissibili anche autocandidature. Possono essere avanzate candidature di persone già segnalate, ma non premiate, nella scorsa edizione.

Il Premio “Jean Giono” rappresenta davvero un’iniziativa interessante e innovativa, che ben si incardina con l’attività svolta Veneto Agricoltura che da sempre è impegnata nella promozione della coltura e della cultura forestale in ambiti montani e di pianura, con finalità naturalistico-ambientali e produttive.  In quest’ottica l’Agenzia gestisce il suo Centro di Montecchio Precalcino  (VI) dove la tutela del germoplasma delle specie legnose autoctone si traduce in una produzione vivaistica certificata di piantine di un centinaio di specie.

Va infine ricordato che Veneto Agricoltura, che gestisce gli oltre 16.000 ettari di boschi, pascoli e riserve del demanio regionale, ha lanciato nel 2017 la cosiddetta “Carta di Sandrigo”, con la quale Enti pubblici e operatori privati sono stati invitati ad impegnarsi nel grande progetto regionale che prevede di decuplicare entro il 2050 gli ettari di superficie di pianura boscata nel Veneto, puntando a superare i 5.000 ettari e avvicinandosi così all’1% della superficie agricola, come avveniva ai tempi della Repubblica Serenissima.