VENETO AGRICOLTURA PROTAGONISTA A VINITALY 2024

INIZIA DOMENICA 14 APRILE 2024 CON LA “FORMA DEL PRESIDENTE”, LUNEDÍ PRESENTAZIONE DEI PROGETTI AMPELOPROS E BIONET

Inizierà domenica la 56° edizione di Vinitaly, la prima fiera del vino e dei distillati rivolta agli operatori del business sui mercati internazionali. Veneto Agricoltura parteciperà attivamente alla kermesse, con tre appuntamenti in primo piano: domenica 14 aprile verrà aperta la “Forma del Presidente” e lunedì 15 aprile verranno presentati i progetti Ampelopros, all’interno dello stand del Consorzio del Prosecco DOC e BIONET presso lo stand della Regione del Veneto.

Domenica 14 aprile 2024 alle ore 15:00, presso lo stand della Regione del Veneto (pad. 4) si terrà il taglio e la degustazione della forma di formaggio (forma di formaggio contenente fermenti autoctoni di Bioagro, società controllata da Veneto Agricoltura) prodotta lo scorso autunno in occasione dell’ultima edizione di Caseus con il contributo del presidente Luca Zaia, tramite metodo tradizionale su fuoco a legna.

Per la lavorazione del formaggio, eseguita dalle sapienti mani di Andrea Dalla Palma coadiuvato dai figli e da Maurizio Cricini, sono stati utilizzati fermenti autoctoni di Bioagro, società controllata da Veneto Agricoltura. Contestualmente, con la collaborazione dell’Accademia del Tartufo, verrà tagliata una caciotta al tartufo veneto, prodotta anch’essa in occasione di Caseus 2023, e una forma di Morlacco del Grappa al tartufo: con l’occasione, quindi, verranno raccontate le caratteristiche degli areali del tartufo nelle province del Veneto. Il binomio vino e formaggio, che da sempre rappresenta alla perfezione tradizione, cultura e tipicità del nostro territorio, viene proposto da Veneto Agricoltura per creare un momento di unione fra le due importanti manifestazioni venete Caseus e Vinitaly.

Lunedì 15 aprile si partirà alle ore 10:00, presso lo stand Consorzio del Prosecco DOC (pad. 4), con il convegno Cambiamento climatico – Opportunità ampelografiche per la DOC Prosecco”.

I saluti d’apertura di Nicola Dell’Acqua, direttore di Veneto Agricoltura, Stefano Zanette, presidente del Consorzio Prosecco DOC e Luca Giavi, direttore del Consorzio Prosecco DOC, precederanno la presentazione del progetto Ampelopros e la degustazione di vini da uve Glera e di vitigni autoctoni resistenti, curate da Michele Giannini, Dirigente U.O. Colture Specializzate e Agroalimentare di Veneto Agricoltura, Stefano Soligo, responsabile U.C. Sperimentazione Vitivinicola di Veneto Agricoltura e Andrea Battistella, vicedirettore del Consorzio Prosecco DOC.

Il focus del convegno verterà sul cambiamento climatico, e in particolare come quest’ultimo stia influendo sulle caratteristiche organolettiche e sensoriali delle uve e dei vini. È attestata inoltre, nel territorio europeo, la tendenza all’anticipo delle varie fasi fenologiche, all’incremento del potenziale alcolico e alla diminuzione dei precursori delle sostanze aromatiche in seguito alla precocità della maturazione dell’uva, oltre a un costante abbassamento dell’acidità totale e un progressivo innalzamento del pH e del potenziale alcolico alla vendemmia. Per ovviare a queste criticità emergenti, il Consorzio della DOC Prosecco e Veneto Agricoltura intendono avviare un progetto per salvaguardare le peculiarità dei vini della denominazione Prosecco. Diventa necessario, quindi, attuare azioni sperimentali per preservare le caratteristiche proprie di freschezza del Prosecco DOC tramite la valutazione agronomica e sensoriale di vitigni attualmente non compresi nella base ampelografica della denominazione Prosecco, ma potenzialmente in grado di apportare l’acidità, la freschezza e l’aromaticità che rientra nel conosciuto profilo sensoriale di questo prodotto.

Sempre lunedì alle ore 11:30, nello stand della Regione del Veneto verrà presentato il progetto BIONET, cioè la rete di istituzioni pubbliche regionali che da anni è impegnata nella ricerca, conservazione, caratterizzazione e valorizzazione della biodiversità agroalimentare veneta. Oltre alla doverosa tutela dei vitigni autoctoni veneti in pericolo di estinzione o di perdita di variabilità intravarietale, nel corso del prossimo periodo 2024-2028 verrà impostata ed eseguita una ricerca per svelare i progenitori della viticoltura regionale, odierna e passata. Si potrà risalire alle origini sia dei vitigni più coltivati in Veneto che di quelli tenuti in vita solamente da appassionati o dalle istituzioni preposte a farlo. La ricerca per la caratterizzazione dei parentali verrà eseguita in collaborazione con il CREA – Centro di Ricerca per la Viticoltura ed Enologia.

Nell’occasione della presentazione del nuovo BIONET per la viticoltura regionale, sarà possibile conoscere alcuni dei vitigni autoctoni identificati e registrati nelle passate edizioni del progetto, anche attraverso la degustazione di vini da microvinificazioni sperimentali effettuate da Veneto Agricoltura. Ai saluti istituzionali da parte del Dott. Michele Giannini, U.O. Colture Specializzate e Agroalimentare di Veneto Agricoltura, seguirà l’approfondimento Le ricerche sulla biodiversità viticola regionale: progetto Bionet” a cura della Dott.ssa Manna Crespan e del Dott. Massimo Gardiman di CREA – Centro di Ricerca per la Viticoltura e l’Enologia e la presentazione di alcuni vini di vitigni autoctoni con degustazione guidata dal Dott. Stefano Soligo, U.C. Sperimentazione Vitivinicola di Veneto Agricoltura.