FORESTE, “BIODELTA4”: COME MISURARE LA BIODIVERSITÀ DEI BOSCHI E I SUOI “SERVIZI ECOSISTEMICI”

A termine un interessante progetto europeo Interreg in grado di valutare e certificare i benefici e i servizi del bosco; capofila Veneto Agricoltura, con Università di Padova e Camera dell’Agricoltura del Tirolo austriaco. Aree testate: Foresta del Cansiglio (BL-TV), la Foresta di Ampezzo (Ud) e i boschi del Tirolo.

Sempre più spesso si sente parlare di biodiversità, vale a dire del mondo animale e vegetale che ci circonda, che nel volgere di pochi anni è entrato purtroppo in una fase di grande difficoltà dovuta sia ai cambiamenti climatici che alle azioni spesso sconsiderate dell’uomo.

Anche la biodiversità forestale non è rimasta immune da queste pericolose interferenze, ed è proprio per cercare di conoscerla meglio e valorizzarla che Veneto Agricoltura sta portando a termine (deadline 30 novembre 2020) un interessante progetto europeo nell’ambito del Programma Interreg Italia-Austria.

Stiamo parlando di “BIOD4Nuovi strumenti per la valorizzazione della biodiversità degli ecosistemi forestali transfrontalieri”, un progetto che vede quale capofila proprio Veneto Agricoltura, mentre i soggetti partner sono l’Università di Padova – Dipartimento Territorio e Sistemi Agroforestali e la Camera dell’Agricoltura (Landwirtschftskammer) del Tirolo autriaco.

Ma quale è l’obiettivo di “BIOD4”? In pratica, attraverso un set di indicatori, messi a punto dall’Università di Padova nel corso di un biennio (2019-2020) di indagini e rilievi sperimentali condotti nelle tre aree individuate dal progetto, vale a dire la Foresta del Cansiglio, la Foresta di Ampezzo (Ud) e i boschi del Tirolo, è stato possibile definire per le foreste montane pure o miste il livello di biodiversità presente. Più dettagliamente, grazie a questi indicatori, è ora possibile conoscere la biodiversità strutturale di un bosco, nonché la sua biodiversità specifica correlata alla presenza di specie floristiche, di legno morto a terra o in piedi, di specie di interesse conservazionistico, di elementi morfologici caratterizzanti, ecc.

Questi indicatori e parametri ben definiti rappresentano in sostanza il metodo “BIOD4” per “fotografare” la biodiversità di un bosco.

La loro rapida applicazione in bosco e la conseguente elaborazione sono poi alla base  di un prototipo standard di certificazione elaborato dai partner del progetto. Prototipo che successivamente potrà essere implementato nei più diffusi standard di certificazione di gestione forestale sostenibile attualmente esistenti, al fine di sostenere e promuovere la commercializzazione del prodotto legnoso proveniente da foreste ricche di biodiversità.

Va infine ricordato che l’ecosistema forestale produce anche molti servizi a beneficio della società, e la biodiversità ne è il motore trainante. Anche in questo ambito il progetto “BIOD4” propone le modalità con le quali una serie di servizi ecosistemici, quali ad esempio  l’osservazione del bramito del cervo e il forest bathing, pratica questa di recente ingresso negli usi e costumi degli italiani, possono venire sviluppati e migliorati in un territorio in grado di esprimere un ricco livello di biodiversità. Informazioni ulteriori sul progetto si possono trovare su: https://biodelta4.eu/it/