06.08.08 I tedeschi preferiscono (forse) le ‘bionde’, ma poi certamente sposano il vino veneto


In Germania il 34% del nostro prodotto esportato, ma è forte la concorrenza di Francia e dell’emergente Australia.

Prosit! Non solo alzando un boccale di birra, ma per brindare con calici di buon vino veneto, visto che nel 2007 i tedeschi sono stati i nostri migliori importatori con oltre 166 milioni di litri di acquistati, pari a 230 milioni di Euro. A livello nazionale poi, noi italiani ne esportiamo di più di tutti gli altri paesi, i francesi invece lo sanno vendere meglio e ad un prezzo più alto, quindi, per pochissimo loro vincono la sfida globale (solo in termini di valore) nei mercati importanti come Stati Uniti e Gran Bretagna, ma almeno in Germania si continuano a preferire i vini veneti, specialmente le DOC.

Questi sono solo alcuni dati analizzati nel 7° rapporto del Veneto Global Wine redatto dagli esperti di Veneto Agricoltura, studio dal quale emergono significativi spunti di riflessione sull’andamento delle esportazioni vitivinicole venete (479 milioni i litri di vino veneto esportati nel mondo nel 2007, per un valore di circa 930 milioni di Euro), che fa registrare, nonostante il pericolo stagnazione, un trend positivo di crescita del +3.2% sostenuto dai maturi mercati occidentali. Da valutare, in previsione di futuri sviluppi, il +26% di richiesta da parte dei paesi asiatici e il buon trend registrato da mercati europei relativamente nuovi come Repubblica Ceca e Paesi Bassi.

Gli analisti di Veneto Agricoltura riportano anche le statistiche dell’export nazionale degli ultimi anni, confrontate con i nostri maggiori concorrenti Francia e Australia, paese quest’ultimo, al quale è dedicato un ricco approfondimento, con l’intervista a Tim Lochwood Direttore Marketing dell’Australian Wine & Brandy Corporation (AWBC).

Ampio spazio poi è dedicato alla questione della tracciabilità nelle DOC e il ruolo dei Consorzi di Tutela nella gestione di questa importante filiera che coinvolge viticoltori, vinificatori e imbottigliatori: l’esperienza pionieristica del Centro Certificazione Vivi Veronesi (struttura centralizzata che sin dal 2004 gestisce le attività di controllo svolte dai Consorzi di Tutela delle DOC Soave, Bardolino, Custoza e Valpolicella) può costituire un buon modello per ottimizzare e razionalizzare il processi di tracciabilità.

Veneto Global Wine è pubblicato sul sito di Veneto Agricoltura (https://www.venetoagricoltura.org/) nella sezione osservatorio economico, servizi informativi.

Ufficio Stampa