27.05.2014 Gestione del rischio ambientale,


Definire buone pratiche nel settore agro-industriale. A Budapest (Ungheria), 29-30/05/2014, l’incontro di coordinamento del progetto europeo, con 8 paesi coinvolti. I partners veneti.

g

Il 29 e 30 Maggio p.v. a Budapest (Ungheria) i partner del progetto comunitario “GuardEn” si incontreranno per il terzo Steering Committee Meeting,organizzato dall’Università Ivan Szent.

Di cosa si tratta? Il progetto “GuardEn-Guardiani dell’ambiente: un approccio integrato per la prevenzione dell’inquinamento del suolo e il recupero dei territori danneggiati”, è finanziato dal programma europeo di Cooperazione Transnazionale Sud Est Europa. Il suo obiettivo è mettere a punto e testare dei protocolli per lo sviluppo di strategie locali finalizzate alla prevenzione e alla gestione dei fattori di rischio di inquinamento di suolo e acqua nei territori dell’Europa Sud Orientale.

Durante l’incontro magiaro i partner analizzeranno lo stato dell’arte delle attività previste dal progetto, interfacciandosi in particolare sull’Analisi dello status esistente nella gestione del rischio ambientale, la Progettazione e lo Sviluppo della struttura GuardEn, la costituzione della Rete Transnazionale di Esperti GuardEn e molto altro. L’agenda dell’incontro prevede, tra i temi in discussione, di affrontare le sfide e le difficoltà incontrate durante il processo di implementazione, valutazione qualitativa e quantitativa degli output prodotti e la programmazione della fase finale del progetto.

Infatti, attraverso lo sviluppo di casi studio specifici, il progetto mira a definire buone pratiche nel settore agro-industriale anche attraverso azioni di sensibilizzazione locale e la creazione di un modello per la formazione di cluster di aziende volontarie rivolte alla protezione locale.

L’attività coinvolge 15 strutture, pubbliche e private, appartenenti a 8 paesi dell’area target: Bulgaria, Croazia, Grecia, Italia, Ungheria, Romania, Serbia, Slovenia. “GuardEn” interessa invece tre partners veneti: ARPAV, Irecoop e Veneto Agricoltura.

Ufficio Stampa