PAC POST 2020: NUOVI STRUMENTI PER AFFRONATARE LE CRISI

La futura Politica Agricola Comune deve offrire agli agricoltori europei strumenti più efficaci per far fronte alle difficoltà che il comparto incontra con sempre maggior frequenza. Lo hanno ribadito i Ministri agricoli dell’UE nella riunione informale svoltasi nei giorni scorsi a Tallinn, capitale dell’Estonia, che presiede il semestre europeo.

L’attuale PAC non è sufficientemente preparata per affrontare le crisi, siano esse legate agli andamenti dei mercati o ai scompensi dovuti ai cambiamenti climatici, per questo vanno studiate nuove misure di gestione del rischio da definire fin da subito e introdurre nella futura PAC post 2020. Secondo il Ministro degli Affari rurali dell’Estonia, Tarmo Tamm, la politica agricola europea dovrà in futuro offrire agli agricoltori strumenti che migliorino fattivamente la loro capacità di reazione nei tempi di crisi e aumentino nel contempo la competitività delle loro imprese in condizioni di mercato aperto.
I Ministri europei, da parte loro, hanno condiviso questo punto di vista, aggiungendo peraltro che l’attuale sistema di riserva di crisi dovrà essere rivisto e la sua attuazione resa più rapida e flessibile. Nella riunione è emerso inoltre che le misure di gestione del rischio dovranno prendere in considerazione le specificità dei diversi Stati Membri. A Tallinn si è tenuto, in parallelo, anche un incontro del Comitato Speciale Agricoltura (organismo che prepara i lavori del Consiglio Agricoltura e Pesca) che ha discusso, tra l’altro, di semplificazione della PAC, in particolare del Regolamento Omnibus, e altre importanti questioni.