Bollettino Colture Erbacee n. 53 del 19.7.18 – PIRALIDE

AGGIORNAMENTO PIRALIDE: BASSA PROBABILITA’ DI VANTAGGIO DERIVANTE DAI TRATTAMENTI

E’ in pieno sviluppo la seconda generazione; allo stato attuale vi è la presenza prevalente delle larve di seconda e terza età ma, contemporaneamente, sono presenti adulti (i valori delle catture di questi ultimi nelle trappole, anche luminose, continuano a essere molto bassi), ovature e larve di diversi stadi. Dalle mappe del modello previsionale sotto riportate si può vedere la distribuzione nel territorio regionale e l’andamento del futuro sviluppo. Si confermano le informazioni del bollettino precedente (boll. 49) e si aggiorna sui livelli di infestazione, parametro chiave per la decisione su eventuali trattamenti in base alla Difesa integrata, che prevede che i trattamenti siano effettuati solo dopo valutazione della loro necessità (boll. 42).

I rilievi effettuati a campione nei diversi areali indicano livelli di infestazione molto bassi; nella maggior parte dei casi tra 0 e 10% delle spighe con presenza delle larve; anche negli areali con popolazioni di piralide storicamente più elevate (provincia di Rovigo, bassa padovana) l’incidenza, pur più consistente, è ancora bassa con valori di presenza più elevati ancora al di sotto del 40%. Inoltre in base alle rilevazioni degli ultimi 35 anni, le condizioni climatiche particolarmente piovose della stagione hanno sempre corrisposto a livelli di danno modesti sulla coltura di mais principalmente per la maggiore tolleranza delle piante (in ottimo stato vegetativo)  alla presenza delle larve e per la elevata mortalità che le piogge determinano sulle popolazioni di lepidotteri come la piralide.

Nelle zone (gran parte della superficie regionale) in cui vi è stata una buona piovosità si stanno verificando condizioni analoghe alla stagione 2014 (particolarmente piovosa) in cui, a riscontro finale, i trattamenti insetticidi non hanno influito sui risultati della coltura del mais (nelle prove condotte da Veneto Agricoltura non ci sono state differenze significative tra trattato e testimone in termini di produzione e di livelli di micotossine).

Si ribadisce pertanto la necessità di stimare il livello di infestazione; sotto il 40% di spighe con presenza di larve, soglia prudenziale, la probabilità che il trattamento dia un vantaggio è molto bassa (ad oggi mai verificatosi nelle prove condotte per molti anni in molte località).

Si ricorda che in ogni caso i trattamenti insetticidi non vanno effettuati in periodo di fioritura.

Mappa 19.7.18

Mappa 25.7.18

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