Bollettino Colture Erbacee n°9/2021 del 4.03.21 – COLZA IN PRE-FIORITURA

In questa fase, i due insetti che possono causare danni apprezzabili al Colza sono il meligete (Meligethes aeneusfoto 1 e 2, adulto e danno) e il punteruolo (Ceutorrynchus napi foto 3).

Il meligete si presenta sulle piante, a seconda dell’andamento climatico, alla fine dell’inverno ed è facilmente osservabile nel periodo compreso tra gli stadi D1 (bottoni fiorali raccolti, BBCH50) ed E, quello di bottoni separati (BBCH57) che corrisponde al momento in cui nessun fiore è ancora aperto.
La presenza, spesso molto visibile del meligete (soprattutto nelle piante ai bordi del campo) non è di per sé sintomo di perdita di produttività. Gli eventuali aborti fiorali causati dall’attività trofica degli insetti che scavano il bocciolo fiorale in cerca del polline vengono all’inizio compensati dall’emissione di altri fiori.
Il punteruolo è un curculionide che deve essere monitorato attentamente: con il ritorno del bel tempo (giorni di sole con temperature superiori a 9 °C e in assenza di vento), i punteruoli occupano i terreni a colza per alimentarsi inizialmente e deporre le uova dopo 8-10 giorni.

Il punteruolo depone le sue uova nel fusto del colza: in seguito alla reazione dei tessuti il fusto si deforma, a volte si rompe e si apre in lunghezza predisponendolo agli attacchi fungini di Phoma. La nocività di questo insetto è maggiore in condizioni di primavere asciutte.

A – INDIVIDUAZIONE AREE CON POPOLAZIONI SOPRA E SOTTO LA SOGLIA DI DANNO: VALUTAZIONE RISCHIO, MONITORAGGIO, CONFRONTO CON LE SOGLIE DI DANNO

      La lotta contro il meligete prevede di mantenere la popolazione a un livello accettabile fino alla fioritura quando l’insetto smette di fare danni sui boccioli perché viene attirato dai fiori aperti. Il consiglio è di contare gli individui su 5 piante consecutive (escludendo i bordi dell’appezzamento) almeno in 5-10 punti distribuiti nel campo. In questo modo si può avere una buona idea della presenza media dell’insetto (numero medio di individui per pianta). Campionando a più riprese l’appezzamento si può inoltre farsi un’idea dell’ incremento nel tempo  in modo da essere tempestivi nell’accertare il raggiungimento della soglia e quindi nell’azione di controllo eventuale.

      La soglia d’intervento dipende dallo stadio e dalla vigoria della coltura in atto: più il colza è vigoroso e meglio può sopportare attacchi anche importanti di meligete. In appezzamenti allo stadio D1 (bottone fiorale principale ancora chiuso) la soglia di danno indicativa è di 1 individuo per pianta su appezzamento con colza debole, mentre su appezzamenti con colza vigoroso si consiglia di attendere lo stadio E (bottoni fiorali separati) per effettuare una nuova stima della presenza del meligete. In quest’ultimo caso è consigliabile effettuare il trattamento solo al superamento della soglia di 6-9 adulti/pianta (o a 2-3 adulti/pianta nel caso di colza poco vigoroso o con almeno 70% di piante infestate). In questo momento si può verificare oltre alla densità del meligete, quella del punteruolo dello stelo con una soglia di danno indicativa di 1 individuo/pianta. Le soglie riportate sono indicative in quanto derivate da altri paesi e non accertate nel nostro ambiente.

B – VALUTAZIONE DELLA DISPONIBILITÁ DI SOLUZIONI AGRONOMICHE, BIOLOGICHE o FISICHE PER SOSTITUIRE IL TRATTAMENTO CHIMICO OVE NECESSARIO INTERVENIRE

Allo stato attuale non sono disponibili a livello pratico alternative non chimiche specifiche per i due insetti; come evidenziato una forma di prevenzione agronomica del danno è quella di favorire il vigore della piante. Nel caso di superamento delle soglie, intervenire entro 5-7 giorni dal rilievo in campo. È importante non intervenire troppo preventivamente per permettere che il trattamento insetticida avvenga nel momento di massima presenza di insetti. Per massimizzare l’efficacia insetticida è consigliabile usualmente lavorare con un volume di circa 200 l/ha. Prodotti come piretrine e piretroidi, che ovviamente devono essere registrati per la coltura, a seconda del tipo di agricoltura praticata (i piretroidi non sono ammessi in Agricoltura Biologica), sono efficaci per il loro potere abbattente sulle popolazioni di insetti.

In ogni caso, si ricorda che non è possibile effettuare trattamenti in fioritura e si deve inoltre considerare che la fioritura del colza può durare alcune settimane. Le api, molto attratte dal fiore del colza, sono necessarie per ottenere una buona produzione della coltura, in quanto insetti impollinatori; è stato infatti dimostrato come l’attività delle api e i livelli produttivi siano correlati per diverse varietà.

              
1-meligete  adulto             2-danno da meligete                 3- punteruolo
_______________________________________________________________________

In ottemperanza a quanto previsto dalla normativa per la Difesa Integrata obbligatoria, ed anche volontaria, il Bollettino Colture Erbacee (BCE) fornisce i seguenti collegamenti a prodotti ARPAV:
•    le previsioni meteorologiche
•  il bollettino Agrometeoinforma
•    i dati meteorologici della rete ARPAV in diretta , di ieridegli ultimi 60 giorni , degli ultimi anni

Per richieste di chiarimento e ricevere i messaggi di allerta sul cellulare, chiama il numero 345/5819635 o scrivi a bollettino.erbacee@venetoagricoltura.org.

Clicca qui per leggere tutti i Bollettini sul sito di Veneto Agricoltura.

Ulteriori informazioni sul sito di Veneto Agricoltura, alla pagina dedicata al Bollettino colture erbacee.