Stati Generali della Pesca del Veneto: un successo condiviso

A Venezia ultimo appuntamento dedicato in particolare alla definizione delle proposte per il futuro sostenibile del Distretto
della Pesca del Nord Adriatico. L’Assessore Cristiano Corazzari plaude alla riuscita dell’evento. Da Charlina Vitcheva (DG Affari Marittimi e Pesca della Commissione Europea) complimenti per l’approccio inclusivo e partecipativo degli intervenuti

Venezia, 08/07/2022 – Giornata conclusiva degli Stati Generali della Pesca del Veneto, oggi venerdì 8 luglio presso la Scuola Grande San Giovanni Evangelista di Venezia.
Durante gli interventi delle istituzioni e degli esperti del comparto, sono state gettate le basi per contribuire alla definizione delle proposte del Distretto della Pesca del Nord Adriatico per la gestione delle risorse alieutiche marine nella GSA 17, rappresentandone le specificità ai competenti Organi dello Stato e dell’Unione Europea.
Le proposte espresse saranno il punto di partenza per nuovi confronti e per definire nel dettaglio il futuro della pescicoltura e dell’acquacoltura del Distretto della Pesca del Nord Adriatico.

Le interviste, le foto e i resoconti della quattro giorni degli Stati Generali della Pesca del Veneto sono pubblicati sulla pagina Facebook Veneto Agricoltura https://www.facebook.com/VenetoAgricoltura/ e sul Canale YouTube Veneto Agricoltura https://www.youtube.com/c/VenetoAgricolturaTv e sul sito  https://sgpescaveneto.it .

In particolare le slide presentate nel corso della giornata conclusiva di Venezia sono disponibili cliccando qui

Gli Stati Generali della Pesca del Veneto sono stati promossi dalla Regione del Veneto e organizzati da Veneto Agricoltura in collaborazione con la Città di Chioggia, il Comune di Porto Tolle, la Città di Caorle e la Città di Venezia e il contributo del FEAMP (Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca). Partner di progetto The European House – Ambrosetti e Società Agriteco.

Cristiano Corazzari, Assessore Pesca Regione Veneto: “Siamo giunti alla conclusione degli Stati generali della pesca del Veneto. Un percorso impegnativo, intenso e anche emozionante. Per questo desidero ringraziare quanti a vario titolo hanno contribuito a rendere possibile tutto questo. Ringrazio relatrici e relatori che si sono alternati in questi giorni e oggi in particolare un sentito ringraziamento alla dottoressa Charlina Vitcheva della Direzione Generale Affari Marittimi e Pesca della Commissione Europea, che da Bruxelles ci ha raggiunto mettendosi in ascolto delle esigenze del territorio. Gli Stati Senerali sono un’iniziativa fortemente voluta dalla Regione del Veneto e organizzata da Veneto Agricoltura in collaborazione con la Città di Chioggia, il Comune di Porto Tolle, la Città di Caorle e la Città di Venezia e il contributo del FEAMP (Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca). Tra gli obiettivi che abbiamo ottenuto in questi giorni ci tengo anche ad evidenziare la pubblicazione del Libro bianco della pesca e dell’acquacoltura realizzato grazie al Partner di progetto The European House – Ambrosetti e Società Agriteco. Sono stati giorni in cui abbiamo messo al centro la pesca e i pescatori grazie anche alle collaborazioni con le città che ci hanno ospitato: Chioggia, Porto Tolle, Caorle e oggi Venezia. In questa ultima giornata abbiamo elaborato e presentato alcune importante proposte come Distretto della Pesca del Nord-Adriatico e tra i nostri obiettivi vi è quello di portarle all’attenzione degli organismi competenti. Il tutto in uno spirito di cooperazione e collaborazione, partendo dalla consultazione degli operatori del settore, per pianificare un piano strategico complessivo che possa rafforzare le imprese. Come Regione del Veneto desideriamo giocare una importante partita nella consapevolezza che insieme possiamo raggiungere ottimi risultati continuando a fare il lavoro di squadra che abbiamo iniziato. Un lavoro fondamentale e strategico per un settore importante per l’economia del Veneto”.

Alessandro Scarpa Marta, Consigliere Comune di Venezia: “Oltre a ringraziare l’assessore Corazzari e la nostra rappresentante a livello europeo Rosanna Conte, mi preme entrare nel merito delle tematiche della pesca. Le leggi fatte in Europa devono avere riscontri con gli enti locali e gli operatori diretti del settore. Ci auguriamo che ci sia dialogo costante con i pescatori per trovare il giusto equilibrio. C’è una tradizione della pesca che deve andare avanti. Ringrazio anche tutti i giornalisti presenti perché è importante dare visibilità al comparto”.

Giorgio Castronuovo, Capitano di Vascello Direzione Marittima Venezia: “Porto i saluti dell’Ammiraglio Comandante Piero Pellizzari. L’obiettivo che ci siamo posti è molto ambizioso. Lanciamo un appello condiviso per individuare azioni concrete, pensando alle prospettive di crescita futura, con il fine di delineare la strategia delle politiche regionali. Per fare ciò bisogna aprire un confronto tra le autorità competenti e le categorie settoriali. La pesca ha grande rilevanza in quest’area. Dopo l’entrata in vigore della Carta Ittica Regionale occorrerà fare il punto della situazione su quello che è l’attività di pesca professionale e quelle a essa legate. Serve un focus più esteso e interregionale. È fondamentale riconoscere come il tema della gestione delle risorse ittiche non debba prescindere da un approccio di vasta area. È importante ascoltare le tante voci del settore, perché i pescatori sono i primi custodi del mare”.

Paolo Tiozzo, Alleanza delle Cooperative Italiane: “L’appello mi sento di farlo al mondo della pesca, piuttosto che alle istituzioni. È un modello che noi dobbiamo fare arrivare anche a livello nazionale. In piedi ci sono piani di gestione importanti, che andranno rivisti insieme agli attori protagonisti, ma che rappresentano un ottimo punto di partenza. Deve esserci un processo che innesti un circuito virtuoso, partendo da sistemi di pesca omogenei e competenze specifiche e guardando anche ai temi ambientali. Dobbiamo essere una locomotiva che faccia partire una nuova stagione nell’Adriatico, ma che possa diventare una prassi anche per l’intero paese. Prima di tutto, però, i modelli di gestione dovranno tener conto della salvaguardia del lavoro”.

Pier Antonio Salvador, Presidente API – Associazione Piscicoltori Italiani: “A Venezia siamo i contadini dell’acqua. L’acquacoltura non è soltanto un’attività lavorativa, bensì anche tradizione, socialità, folklore e storia. Si crede che l’unica acquacoltura sostenibile si faccia in queste zone, ma la vera acquacoltura sostenibile è un equilibrato mix tra il lavoro degli operatori sul campo e quello delle associazioni, che hanno il ruolo di trasformare le parole in concetti e indicazioni precisi. Ci deve essere una giusta commistione tra tradizione e innovazione, educando la persona a fare questo. Bisogna fare anche informazione al consumatore. Ad esempio, il caviale non ha alcuna etichettatura e spesso quello proveniente dalla Cina viene spacciato come prodotto europeo. Il Veneto ha il polo più importante per mangimi di acquacoltura e tra i più importanti in Europa. In questa regione abbiamo 200 laghi di pesca sportiva, a cui va dato un aiuto attraverso il FEAMPA. Vorrei che quando si discute tra Stato e Regione per il FEAMPA ci fosse la presenza anche delle associazioni di categoria, perché sono fondi che ricevono loro. Noi dobbiamo garantire sempre un benessere del pesce. Uno stop all’acquacoltura dovuto a situazioni di criticità non è possibile. Faccio una proposta: creare una commissione per andare ad analizzare le criticità che ci sono nelle leggi che bloccano l’acquacoltura. Mi auguro che i problemi attuali vengano risolti”.

Giampaolo Buonfiglio, MEDAC: “MEDAC ha il compito di fornire alla Commissione Europea pareri e soluzioni tecniche per una politica comune della pesca. Lo facciamo sulla base di programmi concordati con la DG Mare o su richieste dirette avanzate strada facendo da parte di Commissione Europea o Stati Membri. Credo che questo tipo di approccio presentato oggi sia un ottimo esempio di Boat-Map. Se queste proposte saranno condivise anche con i colleghi di Slovenia e Croazia potrà rappresentare insieme di proposte regionalizzate e arrivare anche formalmente al tavolo del MEDAC per sollecitare gli stakeholder a esprimere opinioni condivise da mandare a CE e Stati Membri. Si stanno raggiungendo diversi obiettivi di natura ambientale. Quando parliamo di riduzione dell’impatto e del carbonio ci vuole impegno ad affrontare ed estendere la nostra capacità di risposta. Tutti gli Stati Membri della Comunità Europea avrebbero dovuto presentare la loro pianificazione spaziale entro marzo 2021, cosa che non è avvenuta. Crediamo che ci sia una buona base di partenza e che questo lavoro possa essere valorizzato in un percorso di gestione internazionale e condiviso”.

Charlina Vitcheva, Direzione generale Affari Marittimi e Pesca – Commissione Europea: “Per me è un onore essere qui presente. Ho avvertito la passione dei professionisti che lavorano in questo settore. A causa della pandemia sono mancati connessione e dialogo tra le comunità. Mi sento di dire di non limitarci solo a guardare le opportunità del FEAMPA, perché ci sono anche altri fondi, come quello per lo sviluppo regionale e altre opportunità di ricerca, anche in Italia. Ho avuto la possibilità di sentire diverse proposte e mi complimento per l’approccio dal basso verso l’alto inclusivo e partecipativo. Incoraggio sempre ad assumere questo atteggiamento. Già da domani possiamo implementare alcune delle idee. So che c’è una tradizione lunga in questo settore. È un sistema sostenibile e dipendente dalla ricchezza del benessere del Mar Adriatico. La priorità è la salute del Mar Adriatico. Storicamente è il mare più sovra sfruttato, ma ci sono buoni segni di ripresa. Ho trovato i pescatori consapevoli dell’importanza dell’agire degli sforzi che stiamo compiendo. Vorrei sottolineare che in sede europea non prendiamo mai decisioni senza fare analisi socio-economiche. Prevediamo misure di accompagnamento per permettere alle imprese di adattarsi. Nel Mediterraneo dobbiamo affrontare la tematica del cambiamento climatico, che ci interessa qui e ora, perché è anche causa di mortalità di molte specie marine. Abbiamo rilevato dati allarmanti sull’aumento della temperatura dell’acqua. Bisogna continuare a informare su questi problemi. La nuova strategia prevede un Action Plan per difendere l’ecosistema e dei piani per diminuire il livello di inquinamento nel Mar Mediterraneo e anche per la decarbonizzazione. La Blue Economy può essere utile per la pesca perché può aiutare a diversificare le fonti di reddito. È stato produttivo essere qui. Grazie a tutti”.