PERAROLO DI CADORE (BL): INAUGURATO IL PONTE TIBETANO SOSPESO

Non solo il ponte tibetano, ma anche il sentiero che conduce al Bivacco Baroni - che gli operai forestali di Veneto Agricoltura SIF stanno ripristinando - faciliteranno il cammino in sicurezza degli escursionisti che si avventureranno nella selvaggia Val Montina.

Nelle Dolomiti venete, nel territorio del Comune di Perarolo di Cadore (Bl), si trova la Val Montina, demanio forestale regionale e per questo gestita da Veneto Agricoltura. È un’area impervia, selvaggia, tanto che dal 1994, prima tra quelle dell’arco alpino europeo, è stata dichiarata Area Wilderness. Ed è proprio ai piedi di questo maestoso territorio che nel 2018 il Comune di Perarolo ha realizzato con finanziamenti della Regione Veneto uno spettacolare ponte tibetano sospeso, già meta degli appassionati del brivido e che senz’altro ha contribuito a facilitare l’accesso all’area sovrastante.
Dopo le vicissitudini dovute alla tempesta Vaia, il ponte tibetano sarà finalmente inaugurato. L’evento è in programma domani, sabato 23 luglio alle ore 10:00, presenti tra gli altri il Sindaco di Perarolo di Cadore, Pier Luigi Svaluto, e il direttore di Veneto Agricoltura, Nicola Dell’Acqua. L’appuntamento è nei pressi della zona industriale di Ansogne.
Dopo l’inaugurazione e l’attraversamento del ponte è prevista una visita alla vicina Casera Val Montina (629 m slv), restaurata di recente, dalla quale stacca il sentiero n. 399, che conduce al Bivacco Baroni (1732 m slm), che dallo scorso anno gli operai forestali di Veneto Agricoltura – Sistemazioni Idraulico Forestali stanno ripristinando.
L’intervento di manutenzione straordinaria è consistito finora nella risezionatura del percorso, per una tratto di circa 9 km, franato in alcuni punti ed invaso per lunghe sezioni dalla vegetazione; inoltre, sono stati realizzati dei parapetti nei punti più esposti. La conclusione dei lavori è prevista per la fine dell’estate in corso con il completamento dell’ultimo tratto di sentiero di circa 3,5 km. Grazie a questi importanti interventi regionali, sarà finalmente possibile risalire in sicurezza la selvaggia e maestosa Val Montina, che con quasi 2.000 metri di dislivello porta gli appassionati della montagna dal Piave ai contrafforti del Gruppo Duranno.