Stati Generali della Pesca del Veneto: a Porto Tolle protagonista la sostenibiltà

Grande partecipazione al secondo appuntamento presso il Mercato Ittico di Pila. Gli interventi dei relatori focalizzati su sostenibilità non solo ambientale ma anche sociale e in sostegno delle attività produttive.

Si è svolto, mercoledì 6 luglio, il secondo appuntamento degli Stati Generali della Pesca del Veneto al Mercato Ittico di Pila. Il focus della giornata è stato dedicato a una delle tematiche più cruciali ovvero la sostenibilità vista secondo le tre declinazioni ambientale, economica e sociale. Dall’esperienza maturata dagli operatori in particolare nella realizzazione dei Progetti FEAMP 2014-2020 si potranno elaborare utili indicazioni per un modello di sviluppo fondato su un’economia blu sostenibile

Giovedì 7 luglio la terza tappa degli Stati Generali della Pesca del Veneto, mettendo a frutto l’esperienza maturata nel Veneto con l’attuazione del FEAMP 2014-2020 intende contribuire all’individuazione delle linee strategiche per il nuovo periodo di programmazione del FEAMPA 2021-2027. In particolare dato il quadro generale dello stato di elaborazione dei documenti di programmazione europea e nazionale, gli operatori sono invitati a discuterne in tre sessioni dedicate alle prime tre priorità del FEAMPA.

Tutte le giornate si possono seguire in diretta streaming sulla pagina Facebook Veneto Agricoltura https://www.facebook.com/VenetoAgricoltura/ e sul Canale YouTube Veneto Agricoltura https://www.youtube.com/c/VenetoAgricolturaTv

Alla pagina dell’evento di Porto Tolle è possibile scaricare le slide presentate dai diversi relatori.

Gli Stati Generali della Pesca del Veneto sono promossi dalla Regione del Veneto e organizzati da Veneto Agricoltura in collaborazione con la Città di Chioggia, il Comune di Porto Tolle, la Città di Caorle e la Città di Venezia e il contributo del FEAMP (Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca). Partner di progetto The European House – Ambrosetti e Società Agriteco.

Sul sito  https://sgpescaveneto.it il programma completo degli Stati Generali della Pesca del Veneto 2022, aggiornamenti, video integrali dei singoli eventi e slide presentate dai relatori

Cristiano Corazzari, Assessore Pesca Regione Veneto: “Sono particolarmente lieto che il tema della sostenibilità sia stato trattato, nell’ambito degli Stati generali della pesca del Veneto, nella zona del Delta del Po. Si tratta di un’area alla quale è stato assegnato il riconoscimento internazionale di Riserva MAB Biosfera UNESCO ed ha una vocazione dedicata alla pesca. È fondamentale lanciare un messaggio corretto che riesca a soddisfare tutti gli operatori del settore. Dobbiamo sottolineare che il mondo della pesca ha un ruolo indispensabile nell’ottica della sostenibilità. Non si possono scindere le tre declinazioni di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Senza i pescatori, però, questi risultati non possono essere raggiunti. Nel momento in cui siamo andati a verificare i dati che riguardano il mondo della pesca rispetto agli obiettivi di sostenibilità ambientale abbiamo avuto riscontri sorprendenti, per cui dobbiamo far arrivare questi numeri anche al di fuori del nostro territorio lagunare. Lavoriamo nell’ottica di valorizzazione dell’area dell’Alto Adriatico, che ha peculiarità uniche. A tutti i livelli sia istituzionale sia amministrativi dobbiamo fare squadre per portare in alto le voci dei pescatori”.

Roberto Pizzoli, Sindaco di Porto Tolle: “In primis voglio ringraziare la Regione del Veneto per aver dato la possibilità al Comune di Porto Tolle e al Mercato ittico di Pila di poter essere una delle tappe degli Stati Generali della Pesca. Il nostro territorio vive una trasformazione quotidiana e raccoglie un alto numero di pescatori, costretti ad andare oltre al proprio lavoro di tutti i giorni per ovviare alle problematiche emerse. Oggi si parla di sostenibilità ma anche di programmazione, tematiche fondamentali per il futuro delle nostre lagune e del comparto pesca-acquacoltura. Sebbene si parli di problematiche importanti, come ad esempio il caro petrolio, abbiamo il dovere non solo di dare risposte a tutto il comparto ma anche di fare proposte concrete”.

Luigino Pelà, Direttore Mercato ittico di Pila: “Oggi si tocca un tema molto importante, perché si parla di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Pescatori, cooperative e consorzi chiedono alle istituzioni risposte, fatti e concretezza nelle azioni per avere garanzie per il presente e per il futuro. Qui a Pila è presente la marineria più importante di questo territorio, ma siamo altresì importanti per l’acquacoltura. Oggi siamo avvolti da una crisi congiunturale che ci sta trascinando verso periodi bui a causa delle varie crisi attuali. Credo che oggi più che mai serva concertazione e condivisione delle problematiche tra il mondo istituzionale e quello della pesca che noi rappresentiamo. Le aspettative sono alte e spero che le discussioni di questi giorni portino a una concretezza immediata e duratura”.

Cristian Maretti, LegaCoop: “Il tema della sostenibilità riguarda tutte le produzioni ittiche e vede protagonisti i pescatori e i nostri associati. Attualmente, il settore deve far fronte a molteplici difficoltà. Per la durabilità delle attività di pesca è fondamentale essere partner con istituzioni ed enti di ricerca per continuare a investire su questo settore. Abbiamo bisogno di consolidare le relazioni tra pescatori, cooperative e mondo della rappresentanza”.

Simone Libralato, Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS: “Sostenibilità ambientale è la capacità dell’ecosistema marino di sostenere l’attività di pesca in modo che lo sfruttamento che svolgiamo oggi possa essere fatto anche in futuro. Il massimo rendimento sostenibile ci informa sullo stato di sostenibilità dello sfruttamento. Poiché il massimo rendimento sostenibile dipende dalle capacità di rigenerazione delle popolazioni e da fattori ambientali indipendenti dalla pesca, questa, per essere sostenibile, deve adattarsi ai cambiamenti. Tuttavia, la sostenibilità ambientale non dipende solo dalla quantità del pescato. È necessario ridurre al massimo le catture degli individui sotto la taglia di prima riproduzione. Le taglie che diminuiscono sono un campanello d’allarme. È importante evitare la pesca accidentale di specie sensibili e ridurre lo scarto di pesca, ovvero la cattura di specie di nessun interesse. Un consumo sostenibile avviene in funzione della capacità produttiva della rete alimentare marina e privilegiare le specie più abbondanti. Per avere sostenibilità ambientale bisogna avere cura delle popolazioni di mare garantendo i loro cicli naturali e mantenendo la biodiversità marina.

Vladi Finotto, Università Cà Foscari Venezia: “Le abitudini dei consumatori stanno cambiando e sti stanno aprendo molte fratture. I dati raccolti dalla rivista Nature rivelano l’importanza della piccola impresa e dati impressionanti sul mondo della pesca, che ci consentono di dire che esiste un’opportunità. La pesca ha in mano numeri che la possono porre come elemento centrale per le soluzioni alle problematiche ambientali. Bisogna impostare processi di crescita economica, ma senza definirla solo in modo collettivo. Dobbiamo coniugare la necessaria sostenibilità economica delle filiere con quella fondamentale delle aziende. Ci sono delle direttrici da seguire: mettere la pesca al centro del dibattito sull’alimentazione; l’innovazione tecnologica; creazione di valore; tema delle competenze per riformare chi nel settore ci lavora da tempo e per formare nuove leve. Per raggiungere questi obiettivi dobbiamo raccontare il valore del lavoro nella vita quotidiana”.

Tiziano Barone, Veneto Lavoro: “In termini di approfondimento sulla sostenibilità sociale dobbiamo considerare sia l’aspetto economico che quello ambientale. La questione di fondo è che il modello di crescita economica sia socialmente inclusivo ed economicamente sostenibile. I temi sono due: importanza del lavoro e della vita delle persone e importanza di valorizzare il capitale umano. Le imprese della Inoltre, c’è un’identità del territorio costiero veneto, che ha caratteristiche proprie nel distretto marittimo. Per quanto riguarda le dimensioni dell’occupazione, Rovigo e Venezia sono i due punti dove i numeri sono maggiori”.