Latte biologico in Veneto: un comparto in espansione

Sono circa un centinaio i produttori di latte biologico in Veneto: si tratta ancora di una nicchia produttiva, che coinvolge il 3,5% dei circa 2.700 allevamenti da latte presenti in Veneto.

Si tratta per lo più di allevamenti bovini, 80%, e in misura minore caprini e ovini. Sono circa 5.000 i capi bovini allevati con metodo biologico per la produzione di latte, circa il 2% del patrimonio bovino regionale, e circa 2.000 quelli caprini e ovini.

Sono questi alcuni dei dati che emergono dall’indagine che Veneto Agricoltura, l’Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario della Regione Veneto, ha realizzato sul comparto della produzione di latte biologico e i cui risultati sono contenuti nel report “Indagine sulla produzione di latte biologico in Veneto”, recentemente pubblicato e scaricabile nel sito internet aziendale.

Quello del latte biologico è un comparto produttivo in continua espansione, passato da un valore commercializzato di circa 20 miliardi di dollari ad inizio anni 2000, ad oltre 110 miliardi nel 2019; il mercato di sbocco è concentrato principalmente nel Nord America (43,9% dei consumi) e nell’Unione Europea (39,5%). La Germania e la Francia sono i paesi più importanti sia dal punto di vista produttivo (rispettivamente 1,2 milioni e 1 milione di tonnellate prodotte nel 2019), pari a oltre il 40% della produzione europea. L’Italia, con circa 300 mila tonnellate di latte bio prodotto, contribuisce con una quota del 5,5% alla produzione dell’UE.

L’indagine diretta realizzata tra fine 2021 e inizio 2022 su un campione di circa il 75% degli allevamenti censiti in Veneto secondo i dati disponibili nella banca dati Sian e presso gli Enti di Certificazione, ha permesso di raccogliere molti dati originali e interessanti indicazioni rispetto agli aspetti strutturali del comparto.

Nel complesso, secondo i dati raccolti, il latte biologico veneto prodotto è pari a poco meno di 200.000 quintali, una quota di circa il 7% del totale realizzato a livello nazionale. Ma solo una minima parte viene venduta come latte alimentare, riuscendo a spuntare un prezzo alla stalla decisamente più remunerativo di quello convenzionale: 50-52 euro/hl rispetto ai 36-37 euro/hl del convenzionale nel 2021, il 35% in più, secondo una recente indagine Ismea.

Nel complesso quindi, valorizzando tutti i quantitativi prodotti al prezzo di vendita, il valore stimato sarebbe pari a oltre 10 milioni di euro, una quota che rappresenta il 2,3% del totale del latte prodotto.

La maggior parte del latte biologico veneto viene commercializzato a caseifici cooperativi o privati per la produzione di formaggio e solo il 15% del latte bovino e il 7% di quello caprino viene trasformato in azienda.

Oltre ad indicazioni di tipo quantitativo, sono stati indagati aspetti più qualitativi, quali le minacce e le opportunità secondo gli operatori intervistati: a fronte di una situazione che oggi viene ritenuta per lo più positiva e con buone possibilità di un’ulteriore espansione e crescita, sono state rilevate le maggiori criticità secondo gli operatori, la percezione e l’immagine attuale del comparto, oltre alla propensione all’innovazione e all’investimento da parte delle aziende, le attività e le azioni future da mettere in campo per un ulteriore sviluppo della produzione di latte biologico.

Per scaricare il report completo “Indagine sulla produzione di latte biologico in Veneto” clicca qui