Florovivaismo veneto: bene le esportazioni, ma peggiora il saldo del commercio con l’estero

La regione Veneto prima regione per incremento delle esportazioni di piante vive in Italia (+28,2%), nel primo semestre 2022.

Nel primo semestre 2022, il comparto florovivaistico in Italia registra un peggioramento del saldo della bilancia commerciale con l’estero di piante vive che, pur mantenendosi positivo (333,8 milioni di euro), si riduce del 21,1% rispetto al saldo del primo semestre 2021. Ad incidere in maniera negativa un incremento delle esportazioni (647 milioni di euro, +7,1%) decisamente meno rilevante dell’incremento del valore dei prodotti importati, salito da 181 milioni di euro nei primi sei mesi del 2021 agli oltre 313 milioni di euro dell’anno in corso, con un incremento del 72,7%.

Quasi tutte le regioni hanno registrato un incremento delle esportazioni, ad eccezione di Toscana, che si conferma comunque leader a livello nazionale con oltre 256 milioni di euro di export, Lazio (20,7 milioni di euro, -3,4%) e, con importi residuali, Abruzzo e Sardegna. Tra le prime dieci regioni per valori esportati, il Veneto, con 26,9 milioni di euro, è la regione che ha registrato l’incremento relativo più consistente (+28,2% rispetto allo stesso periodo del 2021).

Purtroppo, l’aumento delle importazioni è stato decisamente più rilevante, anche se va detto che il Veneto, pur essendo la prima regione per valori importati (53,4 milioni di euro, il 17% del totale nazionale) è tra le tre regioni che hanno fatto segnare l’incremento più basso (+38,9% rispetto al +72,7% registrato a livello nazionale).

Di conseguenza c’è stato un ulteriore peggioramento del saldo negativo della bilancia commerciale con l’estero di piante vive regionale, che si è portato a -26,5 milioni di euro nei primi sei mesi dell’anno, in aumento di oltre il 50% rispetto al primo semestre 2021.

L’andamento del commercio con l’estero delle piante vive a livello regionale nei primi sei mesi del 2022 risulta essere in linea con quanto avvenuto nel corso del 2021, quando a fine anno si è registrato un deficit negativo di 41,7 milioni di euro, in aumento del +39,6% rispetto al 2020. Il risultato è da imputare ad un deciso aumento delle importazioni, salite a 71,9 milioni di euro (+17,6%), a fronte in una riduzione delle esportazioni (30,2 milioni di euro, -3,4%), in controtendenza con l’andamento nazionale che invece, nel 2021, ha registrato un aumento dell’export (850 milioni di euro, +16,6%).

Va detto infatti che, diversamente dal Veneto dove il saldo è negativo, in Italia il saldo della bilancia commerciale con l’estero, cioè la differenza tra esportazioni e importazioni, per quanto riguarda le piante vive, è stato positivo di circa 478 milioni di euro, in aumento del +27,7%. Il risultato a livello nazionale è frutto di un incremento delle importazioni (371 milioni di euro, +5%) più contenuto delle esportazioni.

Per scaricare il report “Commercio con l’estero di fiori e piante in Italia e in Veneto 2021” clicca qui