Bollettino Colture Erbacee n°10/2023 del 13.2.23 – LA DIFESA INTEGRATA DEL MAIS NELLE PRIME FASI DI SVILUPPO (3)

DIFESA INTEGRATA DAGLI UCCELLI –  MAIS – CONCIANTI E REPELLENTI

Come descritto nell’articolo pubblicato sull’Informatore Agrario N°1/2020, la lista delle specie di uccelli che possono causare danni alle colture agrarie è ampia. Tra le principali categorie che causano danni al mais, vi sono i corvidi, come la cornacchia grigia e la gazza, specie eclettiche e onnivore che si adattano a ogni risorsa ambientale. Altre specie occasionali ma localmente impattanti sono i piccioni semi-domestici, il colombaccio, il gabbiano reale, le anatre selvatiche, su superfici con ristagni d’acqua e anche l’avifauna stanziale d’interesse venatorio come il fagiano. L’avifauna è una tra le avversità del mais e il suo controllo non può pertanto che avvenire nell’ambito della normativa vigente sulla difesa integrata (DI), la quale prescrive che l’utilizzatore professionale di prodotti fitosanitari applichi i principi della stessa descritti nei precedenti bollettini.

A) RISCHIO, DIFFUSIONE, MONITORAGGIO  

In Veneto, dal 1986 in poi sono state raccolte sistematicamente osservazioni su tutte le cause di danno alla coltura del mais nelle prime fasi di sviluppo, considerando esclusivamente superfici non trattate con insetticidi o principi attivi ritenuti repellenti.  L’osservazione di migliaia di ettari dal 1986 ad oggi evidenzia un danno tale da ridurre la produzione inferiore all’ 1% della superficie a mais osservata, comprendente una quota di danno da uccelli che isolato è prossimo allo 0,1%; anche i picchi di danno verificatisi in taluni anni non hanno mai superato l’1% della superficie osservata.Negli ultimi anni come evidenziato in una recente pubblicazione su Crop Protection il rischio di danno da uccelli ha avuto una tendenza all’aumento verosimilmente legata all’aumento di zone boscate – siepi con alberi di altezza superiore ai 7 m; localmente l’incidenza dei danni ha talora superato il punto percentuale. In linea con questi valori sono i dati relativi alle denunce di danni da fauna selvatica registrati negli ultimi anni relativamente alle denunce degli assicurati al fondo mutualistico.

La bassa incidenza dei danni rende possibile un efficace approccio assicurativo (come quello fornito dai Fondi Mutualistici) che garantisca il ristoro dei danni subiti qualora si scelga di non adottare alcuna forma di difesa diretta, secondo i principi della DI. Il regolamento dettagliato e ulteriori informazioni sono disponibili nella sezione Fondi Mutualistici dei Condifesa aderenti.

B) VALUTAZIONE DELLA DISPONIBILITA’ DI SOLUZIONI AGRONOMICHE, BIOLOGICHE, FISICHE O COMUNQUE NON CHIMICHE PER SOSTITUIRE IL TRATTAMENTO CHIMICO OVE NECESSARIO INTERVENIRE
I risultati degli anni scorsi hanno evidenziato come la semente Standard, conciata con solo fungicida, abbia subito più danni (sia pure, come visto sopra, con incidenza molto bassa) rispetto ai trattamenti repellenti chimici di sintesi (methiocarb, ora non più disponibile e ziram)  e alternativi(Scudoseed® e Eurodif®) , i quali non si sono differenziati tra loro nella capacità di ridurre il rischio di danno da uccelli come documentato in due recenti articoli (Informatore Agrario n°1/2020 e Crop Protection 148/2021).

NEWS 2022 – SPERIMENTANDO

Pochi danni
Nel 2022, la pressione da uccelli è stata contenuta; sulla superficie osservata a mais- soia non trattata con repellenti, per un totale di oltre 1000 ha, non sono stati rilevati danni da uccelli tali da ridurre il livello produttivo della coltura. La perdita di semi e giovani piantine non ha mai superato il 5% dell’area campionata.

Quali alternative ai prodotti chimici?
È proseguita l’attività di sperimentazione, presso le aziende pilota di Veneto Agricoltura, di soluzioni alternative all’applicazione di prodotti chimici di sintesi impattanti sull’ambiente. Tuttavia, la maggior parte delle prove non ha evidenziato differenze significative tra i trattamenti allo studio, per la bassa pressione di uccelli verificatasi in tutti i siti sperimentali nonostante il fatto che le aree selezionate all’interno delle aziende fossero ad alto rischio di danni da uccelli. Il danno medio da uccelli registrato nelle tesi con le nuove sostanze repellenti in studio non era sostanzialmente diverso da quello verificatosi con il rivestimento standard, che aveva già ridotto il rischio di danno grave (tale da ridurre la produzione) da uccelli in precedenti prove nel lungo periodo. Le prove che presentavano più danni (a Vallevecchia) avevano mediamente 2-4 piante mancanti ogni 100 metri lineari e comunque mai più di 10 piante mancanti ogni 100 metri nelle tesi con la massima incidenza di danno.

Una sostanza interessante
Una sola prova ha di fatto evidenziato differenze tra trattamenti, tra cui il benzoato di denatonio, sostanza particolarmente sicura per il pluriennale uso civile e che, grazie all’eccezionale “amarezza”, ha la capacità di dissuadere anche diversi animali dal cibarsi dei materiali trattati. Nella sperimentazione condotta presso l’azienda pilota di Veneto Agricoltura Vallevecchia, con semente omogenea differentemente trattata (Ibrido Kefrancos, KWS di uno stesso lotto), la sostanza ha ridotto significativamente il rischio di danno da corvidi (0,44% dei semi deposti)  rispetto al testimone non trattato (2,35% di danno).  Tale risultato ha confermato le prime indicazioni del 2021.
Sono pertanto disponibili più prodotti repellenti alternativi che consentono di evitare o rendere molto basso l’impatto sull’uomo e sull’ambiente; in base ai principi della DI, qualora siano disponibili e il loro uso sostenibile da tutti i punti di vista, compreso quello economico, le alternative devono essere attuate.

RIASSUMENDO: assicurazione, mappatura, zero concianti impattanti

In conclusione, i risultati indicano che il rischio di danno da uccelli tale da ridurre la produzione del mais ha bassa incidenza. In ogni caso, i trattamenti profilattici sono in contrasto con i principi della difesa integrata, la cui applicazione è obbligatoria. Pertanto, oltre ad un approccio solo assicurativo senza alcun trattamento repellente, nelle aree con fattori che aumentano il rischio, alla copertura assicurativa ed alle misure preventive di riduzione delle popolazioni di uccelli, si può associare la mappatura delle zone a più alto rischio ove procedere all’utilizzo di prodotti alternativi a quelli chimici di sintesi (con attività biologica sugli organismi dell’ecosistema).
In sintesi, per l’avversità uccelli e il relativo eventuale uso di repellenti come concianti del seme o altro, bisogna tener conto del basso rischio, delle possibilità di copertura assicurativa (fondi mutualistici) e della disponibilità di alternative non chimiche valide, che determinano un target della Difesa Integrata pari a ZERO semente conciata con prodotti chimici di sintesi che possono avere impatto significativo sull’ambiente.


Se ancora non conoscete gli altri Bollettini tecnici di Veneto Agricoltura (Bollettino Cimice asiatica/ e  Bollettino apistico/inviate a cip@venetoagricoltura.org l’allegato Modulo di richiesta,li riceverete gratuitamente (e potrete richiedere anche le altre nostre newsletter!).

Se invece li conoscete già tutti,  per favore diffondete l’informazione ai vostri contatti. Grazie!


In ottemperanza a quanto previsto dalla normativa per la Difesa Integrata obbligatoria, ed anche volontaria, il Bollettino Colture Erbacee (BCE) fornisce i seguenti collegamenti a prodotti ARPAV:
•    le previsioni meteorologiche
•    il bollettino Agrometeoinforma
•    i dati meteorologici della rete ARPAV in diretta , di ieridegli ultimi 60 giorni , degli ultimi anni
•    Il servizio di segnalazione delle revoche al commercio ed utilizzo dei prodotti fitosanitari 

Per richieste di chiarimento e ricevere i messaggi di allerta sul cellulare, chiama il numero 345/5819635 o scrivi a bollettino.erbacee@venetoagricoltura.org.

Clicca qui per leggere tutti i Bollettini sul sito di Veneto Agricoltura.

Ulteriori informazioni sul sito di Veneto Agricoltura, alla pagina dedicata al Bollettino colture erbacee.