SALVAGUARDIA DELLA BIODIVERSITÀ E RIPOPOLAMENTO DELLO STORIONE COBICE – Acipenser naccarii

SALVAGUARDIA DELLA BIODIVERSITÀ E RIPOPOLAMENTO DELLO STORIONE COBICE – Acipenser naccarii

Veneto Agricoltura continua la sua lotta per aiutare le specie a rischio di estinzione nel mondo ittico, tra queste lo  storione cobice – Acipenser naccarii. Nei giorni scorsi sono state realizzate le prime immissioni nel Fiume Po in Provincia di Rovigo.

 

Proseguono le operazioni di ripopolamento ittico effettuate da Veneto Agricoltura, Agenzia Veneta per l’Innovazione nel Settore primario, nell’ambito dell’assolvimento degli obblighi ittiogenici cui sono tenuti annualmente i concessionari di derivazioni idriche in ambito regionale.

Oltre alle specie anguilla europea, luccio italico, tinca e carpa, quest’anno è previsto il rilascio in zona B di n. 3.000 individui di storione cobice – Acipenser naccarii –  di pezzatura fra 35-50 cm, come previsto dallo studio di fattibilità approvato da ISPRA e autorizzato dalla Regione del  Veneto con decreto n. 465 del 19/06/2023.

Le prime immissioni sono state effettuate nei giorni scorsi e hanno riguardato il rilascio di n. 800 individui di storione cobice nel fiume Po in Provincia di Rovigo. Le operazioni di semina sono state svolte in collaborazione con le guardie della Polizia Provinciale di Rovigo. Si proseguirà nei mesi di settembre e ottobre con il ripopolamento nelle previste aste fluviali dei rimanenti 2.200 individui.

Lo storione cobice è incluso nella lista rossa italiana come specie in pericolo critico (CR) sulla base del declino della popolazione, che è prossima all’estinzione. La sua attuale presenza dipende quasi esclusivamente dalle azioni di riproduzione controllata e accrescimento negli allevamenti specializzati e dal ripopolamento in natura. L’area di interesse per i ripopolamenti è di circa 608 km e comprende esclusivamente le aste fluviali dei fiumi Po, Adige, Bacchiglione, Brenta, Piave, Sile, Livenza, Lemene e Tagliamento, nei tratti ricadenti in Zona B, che fanno parte delle province di Rovigo, Padova, Verona, Treviso, Vicenza e Città metropolitana di Venezia.

Tutti gli individui che vengono rilasciati in natura provengono da riproduttori geneticamente certificati dall’Università di Padova. Sono stati allevati in osservanza dei protocolli internazionali consigliati dalla FAO per gli storioni destinati al rilascio in acque libere. Come previsto dalla Carta ittica Regionale tutti gli individui sono stati microchippati individualmente in modo da rendere sempre riconoscibile qualsiasi individuo dovesse essere eventualmente catturato.

Veneto Agricoltura – U.O. Economia e Comunicazione

Legnaro-Pd,  08 settembre 2023