IL VENETO RIDUCE I CAPI BOVINI E SUINI MACELLATI, RECUPERO DEGLI AVICOLI.

Un report di Veneto Agricoltura approfondisce le macellazioni del comparto zootecnico da carne veneto del triennio 2020-22 e le tendenze del 2023, attraverso i dati disponibili nell’Anagrafe Zootecnica Nazionale (BDN). Si tratta di un periodo particolare, condizionato dall’epidemia mondiale da Covid-19 con forti effetti sul commercio, i consumi e restrizioni alla mobilità ben noti.

Gli effetti di questo periodo si possono riscontrare anche sul piano della produzione di carne, per la quale il Veneto è leader nazionale e in particolare nel comparto bovino e avicolo.

I capi bovini macellati sono diminuiti nel triennio di un contenuto 1,7%, per il calo a carico soprattutto dei vitelloni maschi (-3,4%) e vitelli (-7,7%) e la buona tenuta dei vitelloni femmina (+3,8%) e l’aumento delle vacche (+6,8%).  La tendenza dei primi 10 mesi nel 2023 (sullo stesso periodo anno precedente) rimane in diminuzione (-3,9%).

Anche i capi suini macellati diminuiscono nel triennio (-2,2%) e in particolare i grassi (-4,0%). La tendenza per il 2023 peggiora ulteriormente le percentuali con un -13,1% per il totale suini e un -9,8% per i grassi.

I dati avicoli non sono disponibili sul triennio, ma solo sul biennio 2021-22. Il 2022 ha visto un forte calo della produzione del pollo da carne (-13,4%) e tacchino da carne (-34,1%).  Andamento nettamente in controtendenza nel 2023, con chiari segnali di ripresa sia per il pollo da carne (+31,7%) e anche per il tacchino da carne (+50%).

SCARICA QUI IL REPORT