15.05.09 Biologico, zootecnia, in montagna il gusto (e la qualità) ci guadagna



A Villiago (Sedico BL) si studiano i favorevoli effetti del metodo biologico nell’allevamento di maiali e vacche da carne. Ottimi risultati anche per latte e formaggio di capra bio.

 


Aria

buona, acqua di sorgente e pascolo libero: negli allevamenti montani questi elementi della natura favoriscono la produzione di ottime carni, latte e formaggi. Se poi sono pure biologici, ovvero provenienti da allevamenti che promuovono il benessere dell’animale con un minor uso di farmaci veterinari, utilizzano prati e pascoli montani
perseguendo
la sostenibilità ambientale, il risultato potrà essere ancora migliore.

A studiare gli effetti del biologico nell’allevamento delle capre da latte, dei maiali e vacche da carne in ambiente montano sono gli esperti di Veneto Agricoltura che, grazie al Piano di intervento per il biologico istituito dalla Regione Veneto, sta portando avanti diversi progetti di sperimentazione nella sua azienda pilota e dimostrativa “Villiago” di Sedico (BL) interamente votata al bio.

Nei prati dell’azienda pascolano liberamente una mandria di 25 vacche pezzate rosse, diversi vitellini appena nati, e una ventina di maiali selezionali per la produzione di carne e prosciutti. Le prime valutazione sulla qualità delle carni di vitello e di suino stanno dando buoni risultati: il progetto intende infatti analizzate i fattori che rendono l’allevamento bio in quota sostenibile dal punto di vista ambientale, della tecnica applicata, e soprattutto possa essere economicamente vantaggioso.

Inoltre, sempre nell’ambito del Piano regionale, sono state coinvolte alcune aziende agricole delle montagne venete che allevano capre per la produzione di latte e formaggi biologici: l’indagine dei tecnici di Veneto Agricoltura e il monitoraggio negli allevamenti ha riguardato soprattutto lo stato sanitario dei capi, la qualità dei foraggi e ovviamente del latte prodotto. Quest’ultimo è risultato più naturale e digeribile.

 

 

Ufficio Stampa